MIMS – Quando una legge è sbagliata produce effetti deleteri

03 Marzo 2022

Roma, 2 marzo 2022

Eravamo stati facili profeti: quando lo Stato arretra rispetto alle proprie competenze, non rimane che l’affidamento dei servizi ai privati. E’ quanto sta avvenendo, sistematicamente, da anni nella Pubblica Amministrazione. Ed è quanto, altrettanto sistematicamente, denunciamo come Organizzazione Sindacale. La logica è sempre la stessa: se non si riesce, con i scarsi mezzi a disposizione dell’Amministrazione, a garantire l’erogazione dei servizi, ebbene che questi passino nelle mani dei privati. Avviene, da ultimo, nel Mims con il decreto di fine febbraio che regola il regime di autorizzazione degli ispettori dei centri di controllo privati, i relativi requisiti e il conseguente regime sanzionatorio, figlio della scellerata legge del 2018 che aveva aperto alla revisione dei cd mezzi pesanti presso i privati: con tutto quel che ne consegue in merito alla definizione del nuovo registro RUI. Abbiamo avuto ieri un incontro con i vertici del Ministero sul punto e, su quel tavolo, abbiamo espresso tutte le nostre criticità.
Innanzitutto non comprendiamo perché ispettori che svolgono la stessa attività (ispettori abilitati, quelli in servizio presso le motorizzazioni e ispettori in quiescenza), debbano essere retribuiti in modo differente. Noi continuiamo a pensare che a stessa attività lavorativa debba corrispondere la stessa retribuzione. In seconda battuta, (e per quanto ci riguarda è il punto più critico dell’intero impianto) nel decreto, non viene posta in essere alcuna priorità circa l’effettuazione delle revisioni da parte degli ispettori per cui in qualche ufficio le revisioni potrebbero venire assegnate prima agli ispettori autorizzati e poi agli altri, in un altro, a quelli abilitati, in un altro ancora, a quelli ausiliari: il che porrebbe in essere una evidente discriminazione tra lavoratori. Per questo abbiamo chiesto di emanare una circolare che rendesse omogenee, dappertutto, le modalità di assegnazione delle sedute. L’Amministrazione si è riservata di verificare l’effettivo andamento e di intervenire laddove dovessero verificarsi differenti applicazioni del decreto.
Da ultimo, come Organizzazione Sindacale, non possiamo che sottolineare come la soluzione di tutti i nostri problemi non risiede nell’esternalizzare le competenze, ma in un grande piano straordinario per l’occupazione che metterebbe l’Amministrazione in grado di rispondere adeguatamente ai bisogni dei cittadini. Per questo ci siamo, per questo continuiamo a batterci.

La Coordinatrice Fp Cgil MIMS                          p. la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella                                           Paolo Camardella

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