Agenzia delle Entrate – Tra fine emergenza ed idee confuse l’Agenzia non si smentisce..

05 Aprile 2022

Dopo la riunione del 30 marzo l’Agenzia trasmette alle Organizzazioni sindacali la direttiva relativa alla regolamentazione del lavoro agile nella fase transitoria Il 31 marzo è terminato lo stato d’emergenza. La scadenza era nota da tempo e da settimane la FP CGIL segnalava la necessità di organizzare un contesto chiaro a partire dal 1 aprile, ma nonostante avesse rappresentato lei stessa l’urgenza sin dal 14 marzo, l’Agenzia ha convocato le OO.SS. solo il 30 marzo. L’incontro, peraltro, è stato funestato dal progressivo crollo dei server che alla fine ha tenuto fuori l’amministrazione dalla videoconferenza proprio quando avrebbe dovuto informarci riguardo alle videochiamate che intende intrattenere d’ora in poi con i contribuenti anche rispetto alle attività di controllo e per le quali, come al solito omettendo sistematicamente la dovuta informazione preventiva, ha già avviato la sperimentazione in alcuni territori. In riunione l’Agenzia si è presentata con una posizione chiara, ovvero di non ritenere necessario prorogare gli accordi di sicurezza esistenti e di fornire una mera informativa su una regolamentazione provvisoria in materia di lavoro agile assolutamente peggiorativa dell’esistente e che facesse da ponte rispetto alla disciplina definitiva che dovremo definire nei prossimi mesi alla luce del rinnovo del CCNL. La FP CGIL insieme a tutte le altre OO.SS. (sia pure alcune con toni ben più morbidi dei nostri) hanno ritenuto questa posizione dell’Agenzia inaccettabile. Alla fine (dopo lunga e dura contrapposizione) l’Agenzia ha prorogato gli accordi di sicurezza esistenti fino al 30 aprile con l’impegno di elaborarne nel frattempo di nuovi e più adeguati alla mutata situazione normativa. Inoltre ha lievemente mutato alcune parti del regolamento proposto per lo smart working garantendo che i correlati contratti individuali andranno in vigore tutti il 16 maggio indipendentemente dalla data di sottoscrizione, come confermato dalla direttiva protocollata oggi. Proviamo quindi a sintetizzare cosa succede dal 1 aprile in poi.

Tutte le regole per la sicurezza rimangono immutate, mascherine, distanziamenti, occupazione degli spazi, regole per i fragili (compresi i fragili indiretti che sono coloro che non sono fragili a livello personale, ma convivono con un fragile), tavoli Covid locali, flessibilità oraria maggiorata e accordi locali. Questo fino al 30 aprile. Tutti i lavoratori continuano pertanto il lavoro agile con le regole attuali e quindi con la prevalenza multiperiodale, fino al 15 maggio. Nel frattempo i lavoratori potranno chiedere l’attivazione di un contratto individuale di smart working per il periodo successivo al 15 maggio che risponda al nuovo regolamento. La versione definitiva di questo nuovo regolamento è stata pubblicata oggi ed è decisamente penalizzante rispetto alle regole attuali. Non ci sono infatti più di 2 giorni a settimana di lavoro agile, fissi perché definiti nel contratto individuale e non modificabili, la fascia di contattabilità sincrona è definita dal contratto individuale ma non dal regolamento e andrebbe quindi concordata con il dirigente e quest’ultimo ha comunque la discrezionalità di non concedere lo smart working anche se il lavoratore è adibito a mansioni tutte svolgibili a distanza. I lavoratori fragili diretti proseguono lo smart working esattamente con le regole odierne, ma verranno sottoposti a visita dal medico competente. Questi verificherà che la condizione di fragilità sia conforme alla nuova definizione elaborata a febbraio scorso dal Ministero della Salute. Se la condizione di fragilità non verrà validata i lavoratori interessati rientreranno in un regime di smart working attuale con prevalenza multiperiodale. Se invece la fragilità venisse confermata il medico competente stabilirà se e a quali condizioni i lavoratori possono rientrare in ufficio e su quella base si definirà un regime di smart working personalizzato.

I lavoratori fragili indiretti non sono contemplati dalla Direttiva emessa oggi dall’Agenzia, ma certamente sono considerati tali fino a quando varrà l’accordo sulla sicurezza, cioè fino al 30 aprile e quindi fino a questa data continueranno a svolgere la prestazione lavorativa esattamente come hanno fatto fino ad oggi. Poi la loro condizione cambierà e diventeranno lavoratori come tutti gli altri a cui si applicherà fino al 15 maggio lo smart working normale con prevalenza e, dal 16 maggio, lo smart working con contratto individuale. Sappiamo che qualche OO.SS. sta dando informazioni parzialmente diverse, ma gli accordi si leggono e si applicano e noi, perfino in periodo di elezioni RSU, tendiamo a dare notizie basate su fatti e difendibili piuttosto che a fare propaganda sui diritti delle persone.

Approcci diversi certo, ma i lavoratori ci conoscono e sanno che su queste cose siamo più affidabili della media sindacale. Resta il giudizio politico severo e oltremodo negativo su questa amministrazione e su quanto vuole fare davvero. La posizione dell’Agenzia è chiara e il tempo delle parole di innovazione e di responsabilizzazione del personale che per due anni la nostra dirigenza ha speso verso l’esterno è decisamente finito. Alla prova dei fatti il lavoro agile che l’Agenzia è disponibile a fare è solo e desolatamente una sorta di ibrido tra il controllo pervasivo del telelavoro e la produttività senza limiti del cottimo individuale. Ovviamente ci opporremo, ma la strategia è chiara e va denunciata. Nei prossimi mesi affiancheremo ciascun lavoratore nel percorso che porterà ai contratti individuali e, nel caso dei fragili, nei percorsi previsti di sorveglianza sanitaria straordinaria. È chiaro che l’Agenzia punta a dividere i lavoratori e ad isolarli per renderli sempre più deboli. Il rimedio a questa deriva però l’avete immediatamente a disposizione: una massiccia partecipazione al voto per le elezioni delle RSU del 5, 6 e 7 aprile e la scelta di candidati capaci di tener testa alla dirigenza locale come quelli delle nostre liste, sono il migliore inciampo per questi progetti. Noi di FP CGIL ci siamo, sempre. Per tutti, tutti i giorni.

05 aprile 2022

FP CGIL Nazionale
Daniele Gamberini

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