Agenzia delle Entrate – Procedura di adesione al Lavoro Agile – Limitazioni arbitrarie alla fruizione delle giornate

02 Maggio 2022

Agenzia delle entrate
Capo Divisione Risorse
Antonio Dorrello
div.risorse@agenziaentrate.it

Agenzia delle entrate
Direttore Centrale Risorse Umane Laura Caggegi
dc.risorseumane@agenziaentrate.it

e, p.c.

Agenzia delle entrate
Direzione centrale del Personale
Ufficio Relazioni Sindacali
dc.ru.relazionisindacali@agenziaentrate.it

Oggetto: Procedura di adesione al Lavoro Agile – Limitazioni arbitrarie alla fruizione delle giornate.

Attraverso la Regolamentazione transitoria del Lavoro Agile trasmessa alle proprie articolazioni con nota n. prot. 104815, del 04/04/2022 la Divisione Risorse dell’Agenzia ha inteso indicare criteri precisi per la presentazione e la redazione delle istanze di adesione e bozze di accordo ed un preciso iter procedurale, nel cui momento finale ha luogo la valutazione del Dirigente datore di lavoro, il quale deciderà se accogliere o rigettare; in quest’ultimo caso dovrà motivare adeguatamente -così prevede il Regolamento- e comunicare l’esito alla lavoratrice o al lavoratore.

La declinazione in diverse articolazioni dell’Agenzia di quanto contenuto nella Direttiva, contrariamente a quanto illustrato nell’ambito dell’informativa alle Organizzazioni sindacali che ha preceduto la sua emanazione, appare sotto alcuni profili disallineata nonché riduttiva e rigida nel dettare preliminarmente il numero di giorni per le istanze di adesione dei colleghi, ponendo loro ulteriori paletti non espressamente richiamati nel regolamento di promanazione datoriale e svilendo totalmente il momento finale della valutazione del dirigente.

Esplicativa del problema, per citarne uno, è l’indicazione scritta, generica e preliminare di massimo 4/6 giorni per i funzionari e, come scritto in alcune sedi, nessuno per coloro che svolgono incarichi di Capo Team o POER.

Siccome saremo chiamati a breve a dare attraverso la contrattazione un quadro regolatorio condiviso tra Agenzia e Organizzazioni sindacali delle modalità di lavoro a distanza, riteniamo essenziale comprendere fin da subito se codesta Divisione è orientata a definire regole a livello nazionale per poi consentire a livello decentrato la loro elusione oppure, e lo preferiremmo, ristabilire un corretto equilibrio tra responsabilità e impegni assunti –ancorché attraverso atti unilaterali nelle more che si perfezioni il percorso negoziale- al Tavolo negoziale nazionale.

Riteniamo che questa fase vada supportata da sensibilità e attenzione verso tutti quegli strumenti che rendono l’organizzazione del lavoro più flessibile e adeguata ad una migliore conciliazione vita-lavoro, maggiore attenzione al risparmio complessivo delle varie fonti energetiche attualmente in debito di approvvigionamento, maggiore attenzione ai sicuri effetti positivi per l’inquinamento derivante dalla ridotta mobilità privata.

FP CGIL Nazionale
Daniele Gamberini

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