Corte dei conti – Nota unitaria, richiesta attivazione incontri tecnici per l’applicazione CCNL 2019-2021 (nuovo Ordinamento Professionale) e ripresa della contrattazione (Fondo 2020 e Sussidi 2019-2020)

14 Giugno 2022

Al Segretario generale
Pres. Franco MASSI
SEDE

Al Vicesegretario generale
Cons. Saverio GALASSO
SEDE

Al Dirigente generale Risorse Umane
Dott.ssa Daniela GRECO
SEDE

e, p.c. Al Servizio Relazioni Sindacali
SEDE

Oggetto: Richiesta attivazione incontri tecnici per l’applicazione CCNL 2019-2021 (nuovo Ordinamento Professionale) e ripresa della contrattazione (Fondo 2020 e Sussidi 2019-2020).

Ill.mo Segretario generale,

le scriventi OO.SS, a seguito della pubblicazione della Direttiva per l’azione amministrativa per l’anno 2022, manifestano massimo interesse per gli obiettivi programmati e per le iniziative da realizzarsi a cura delle competenti Direzioni generali.

In questa sede, queste sigle sindacali intendono porre l’accento sull’intenzione espressa dall’Istituto di voler proseguire sulla strada della valorizzazione del capitale umano, avviata nel corso degli ultimi anni perché ritenuta “di importanza basilare per la crescita dell’Istituto e per il suo consolidamento nelle competenze assegnate dall’ordinamento” soprattutto alla luce degli accresciuti compiti assegnati alla Corte dei conti nel corso del recente passato.

Le scriventi, se da un lato ritengono importantissimo che si prosegua con il programma di reclutamento di personale, attraverso nuove assunzioni previste già per l’anno in corso, dirette a potenziare gli organici e a colmare i vuoti dovuti al crescente numero di pensionamenti, dall’altro considerano necessario, proprio ai fini della valorizzazione delle competenze del personale in servizio, definito nella citata Direttiva “capitale umano qualificato, su cui l’Istituto ha investito negli anni”, che si giunga quanto prima all’applicazione del nuovo CCNL 2019-2021 (pubblicato in data 26/05/2022 nella Gazzetta Ufficiale) che, come è noto, introduce un nuovo Ordinamento Professionale articolato su innovativi istituti orientati a promuovere proprio la crescita professionale ed economica dei lavoratori. Il riferimento va, in particolare:

– alle PROGRESSIONI TRA LE AREE, da sviluppare con procedure comparative strutturate sui criteri delineati dal nuovo Contratto;

– alle NUOVE PROGRESSIONI ECONOMICHE NELLE AREE (per differenziali stipendiali), con procedure selettive basate su criteri (e ponderazioni diverse) rispetto a quelle previste dai precedenti Contratti collettivi;

– all’istituzione della IV AREA (cd. delle Elevate Professionalità).

Il nuovo Ordinamento Professionale, che così come previsto del CCNL 2019-2021, entrerà in vigore dopo 5 mesi dalla sottoscrizione definitiva del Contratto (quindi a novembre dell’anno in corso), aprirà nuovi scenari ed offrirà ulteriori importantissime opportunità rivolte a realizzare le aspettative dei lavoratori.

Le scriventi hanno avuto modo di constatare che nella Direttiva per il 2022 sono presenti solo brevi riferimenti all’applicazione del nuovo CCNL (in particolare nel paragrafo dedicato all’Obiettivo A.4.4. ove è riportato che la Corte dei conti procederà “all’aggiornamento del proprio ordinamento professionale”) e per questo, nel sottolineare che la ridefinizione dei profili professionali, anche definiti famiglie professionali, è ora materia di contrattazione, esprimono preoccupazione per via dell’urgenza dei necessari approfondimenti sia sulle procedure, sia sugli istituti in precedenza elencati, affinché sia possibile garantirne la realizzazione nei ristretti termini fissati dal Contratto.

Per quanto riguarda le Progressioni tra le aree, al fine di valorizzare l’esperienza professionale maturata dai lavoratori, il nuovo CCNL (art. 18, comma 6) introduce una procedura comparativa che, se attuata accanto a quella descritta nella Direttiva per il 2022 (incentrata sulle regole dall’art. 22 del D. Lgs. 75/2017, come modificato dell’art. 1 del D.L. 162/2019) prevista in favore di 24 unità, elevabili a 34 una volta ottenute le autorizzazioni dal MEF, accrescerebbe il numero dei beneficiari consentendo la realizzazione di un obiettivo atteso ormai da troppo tempo sia dai lavoratori inquadrati nell’Area II, sia da quelli di Area I. È bene sottolineare, a tale proposito, che la copertura finanziaria della procedura prevista dal nuovo CCNL è garantita, così come previsto dall’art. 18, comma 8, dalle risorse previste dalla Legge di bilancio per il 2022 (in misura non superiore allo 0,55% del monte salari dell’anno 2018 relativo al personale del Comparto delle Funzioni Centrali).

Per le Progressioni economiche nelle aree, il personale dell’Istituto chiede di proseguire nel percorso intrapreso nell’ultimo triennio che, per effetto dei tre accordi siglati, ha consentito la riqualificazione economica di 1.650 unità. Siccome la nuova procedura delineata dal CCNL 2019-2021 attribuisce, tra i criteri di valutazione, il peso più rilevante (almeno il 40%) alla valutazione, è forte la preoccupazione di queste sigle per criticità già emerse, e che si riproporranno, perché il sistema di valutazione della Corte dei conti, basato su regole delineate in un decreto presidenziale di più di 10 anni fa, non ha generato un percorso virtuoso di vera premialità del merito e, nonostante i continui appelli al confronto di queste OO.SS. e/o le dichiarazioni congiunte a margine degli accordi sui Fondi Risorse Decentrate sottoscritti, tutte le problematiche che sono state da tempo evidenziate, restano ad oggi irrisolte.

Anche l’attivazione della IV Area (Elevate Professionalità) necessita di valutazioni che non possono non coinvolgere, in un dialogo costruttivo, tutte le sigle sindacali. Come è noto, la IV Area nasce vuota. Ad avviso delle scriventi, è necessario che l’Amministrazione, nel procedere alla razionalizzazione delle piante organiche (iniziativa descritta nella Direttiva per il 2022), ne stabilisca al più presto possibile la consistenza numerica per poi avviare procedure che, per quanto riguarda il personale interno, valorizzino al massimo le competenze acquisite dai lavoratori nel corso della propria esperienza professionale. Per quanto riguarda, invece, le Alte Professionalità, auspicano che le procedure selettive, come indicato nella Direttiva 2022, si svolgano nel corso del corrente anno, con le modifiche proposte dalle OO.SS.. A proposito delle indennità legate alle Alte Professionalità e ai Progetti di efficientamento, queste OO.SS., nell’interesse dei lavoratori dell’Istituto, ritengono fondamentale che i fondi attualmente previsti in bilancio, e quelli aggiuntivi che dovrebbero garantirne l’incremento, così come previsto dalla Direttiva per il 2022, siano resi strutturali.

Alla luce di quanto rappresentato, al fine di rendere concrete le aspettative dei lavoratori dell’Istituto, queste OO.SS. chiedono l’attivazione di uno o più incontri tecnici al fine di avviare quel confronto ritenuto necessario per la disamina delle problematiche e per l’individuazione delle migliori soluzioni, con l’obiettivo di addivenire quanto prima alla sottoscrizione del relativo Contratto integrativo di Amministrazione che sarà chiamato ad applicare, all’interno della Corte dei conti, il nuovo CCNL in riferimento a ciascuna delle tematiche elencate e alle altre previste dal Contratto 2019-2021, come ad esempio il Lavoro agile/Lavoro da remoto, istituto che come si è avuto modo di verificare nel corso degli anni di pandemia, ha garantito costantemente la continuità dell’azione amministrativa e, nello stesso tempo, la possibilità per i lavoratori di gestire al meglio le esigenze di natura familiare.

Con la presente, queste sigle sindacali chiedono contestualmente l’urgente convocazione del tavolo negoziale per avviare la trattativa sui Sussidi 2019 e 2020 e per riprendere la contrattazione sul Fondo 2020, in merito al quale queste OO.SS. si impegnano a presentare al più presto un documento contenente specifiche osservazioni/proposte e conseguenti richieste, con l’auspicio che, anche per effetto delle nuove previsioni contenute nel CCNL 2019-2021, si possano superare quelle problematiche che in occasione della trattativa per il Fondo 2019, in assenza di soluzioni condivise, hanno portato l’Amministrazione, dapprima a decidere di ricorrere ad un atto unilaterale e, successivamente, alla sottoscrizione di un accordo che è stato condiviso in definitiva da un’unica sigla sindacale. A tale proposito queste sigle sindacali ritengono necessario che si faccia chiarezza sulle modifiche del Regolamento di organizzazione attualmente al vaglio del Consiglio di Presidenza, con particolare riferimento alla remunerazione delle indennità di preposizione con fondi di bilancio dell’Istituto, almeno per gli importi eccedenti i 2.500 euro.

Certi che quanto rappresentato possa essere valutato dalla S.V. con la massima attenzione, in attesa di un riscontro alla presente e della convocazione degli incontri tecnici e delle sedute contrattuali, si saluta cordialmente.

Roma, 14 Giugno 2022

S. Di Folco             F. Amidani           U. Cafiero            C. Visca             M. Centorbi

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