Stato di agitazione nazionale dei Vigili del Fuoco proclamato da Fp Cgil Vvf, Fns Cisl e Confsal Vvf. In una lettera inviata alla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, e ai vertici del Dipartimento, i rappresentanti nazionali delle tre sigle sindacali, Mauro Giulianella (Fp Cgil Vvf), Massimo Vespia (Fns Cisl) e Franco Giancarlo (Confsal Vvf), scrivono: “Abbiamo più volte manifestato l’esigenza, oramai improcrastinabile, di ottenere stanziamenti specifici indirizzati ad incrementare gli organici del Corpo, in atavica carenza sia nel settore operativo, sia in quello del Ruolo Tecnico Professionale”.
Ma, osservano ancora i tra dirigenti sindacali, “alle promesse non sono seguiti i fatti. L’assenza di due direttori centrali, quello delle risorse umane e dell’amministrazione generale, oltre all’ormai prossima uscita per collocamento a riposo del direttore della difesa civile, rappresentano una condizione senza precedenti. Il personale, anche in questi giorni di grandi emergenze, con grande sacrificio e senso di responsabilità è costretto a sopperire alle carenze, facendo ricorso a estenuanti turni aggiuntivi mettendo a rischio la propria incolumità con l’unico scopo di garantire la tutela e la salvaguardia dei cittadini contribuenti”. Per Fp Cgil Vvf, Fns Cisl e Confsal Vvf serve un piano triennale di assunzioni che colmi il vuoto esistente tra la dotazione organica teorica (39.500 unità) e quella reale (35.000 unità): “Servono quindi 4.500 unità per lavorare nell’ordinarietà e comunque in emergenza: ecco perché auspichiamo in un potenziamento che possa contare almeno 40.000 unità operative e 5.000 unità del ruolo Tecnico Professionale”.
Al centro dello stato di agitazione del corpo dei Vigili del Fuoco inoltre, tra gli altri, temi legati alle relazioni sindacali, all’organizzazione del lavoro, al tema della formazione, così come quelli relativi ai dispositivi di protezione individuale e alle questioni legate alla salute e alla sicurezza. Fp Cgil Vvf, Fns Cisl e Confsal Vvf, scrivono a Lamorgese, “hanno sempre dimostrato grande partecipazione e disponibilità per risolvere i problemi che il personale vive sulla propria pelle, con difficoltà e scoramento, ma rispetto a ciò è seguita l’impassibilità dell’Amministrazione sulle richieste dei lavoratori”. Per queste ragioni i sindacati di categoria dichiarano lo stato di agitazione nazionale dei Vigili del Fuoco.