Min.Difesa – Richiesta modifica bando di concorso dirigenti civili

07 Settembre 2022

Alla Direzione Generale per il Personale Civile

dott. Lorenzo Marchesi

e,p.c.

Al Vice capo di Gabinetto personale civile

dr. Francesco Rammairone

Oggetto: richiesta modifica e integrazione bando concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di 15 posti di personale dirigenziale di seconda fascia del ruolo dei dirigenti, pubblicato sulla G.U. n. 67 del 23.08.2022.

Di seguito ad una attenta lettura del bando di concorso in oggetto, e alle copiose e condivisibili rimostranze fatte pervenire dal personale civile coinvolto, la scrivente organizzazione sindacale reputa necessario chiederle di attivarsi presso gli organismi pubblici deputati al fine di ottenere la modifica dei requisiti di partecipazione attualmente richiesti.

Si reputa in particolare necessario:

  • per quanto riguarda il profilo A – del dirigente amministrativo –, includere tra le lauree richieste per la partecipazione al concorso quelle possedute in Scienze della Difesa e Sicurezza, magistrali e/o specialistiche, classe (DS), che al momento non risultano equiparate a nessun altro titolo di studio;

  • per quanto riguarda il profilo B – del dirigente tecnico – includere tra le lauree richieste per la partecipazione al predetto concorso anche quelle possedute in Fisica, Chimica, Biologia, oltre a quelle che più in generale hanno carattere scientifico, magistrali e/o specialistiche.

In entrambi i casi, il programma di studi previsto dai titoli accademici sopra suggeriti implicherebbe, a nostro avviso, la conoscenza, la preparazione e competenza professionale richiesta per lo svolgimento del ruolo posto a concorso, prevedendo nel primo caso, ad esempio, gli esami di diritto, economia, ingegneristici e manageriali, mentre nel secondo un ampliamento del campo tecnico/scientifico.

Limitarsi a richiedere le sole lauree possedute in materie giuridico/umanistiche (come lettere, filosofia, giornalismo, archivistica, ecc.) per il ruolo della dirigenza amministrativa, o consentendo solo agli ingegneri di concorrere per il ruolo della dirigenza tecnica, non è solo un errore che rischia di produrre danni ingiustificabili anche alla stessa amministrazione a nostro giudizio, ma più in generale rappresenta l’affermazione di un inaccettabile idea di disparità che verrebbe ad essere imposta tra i tanti bravi funzionari amministrativi e tecnici del Ministero della Difesa che si sono laureati anche in altre classi di laurea, precludendo a molti di questi la possibilità di migliorare la propria carriera e con essa la condizione economica e lavorativa. Ne consegue che anche le materie d’esame dovrebbero essere aggiornate in coerenza con il richiesto ampliamento dei requisiti relativi ai titoli di studio.

In tal senso, l’accoglimento delle ragioni espresse dalla scrivente O.S. nella circostanza consentirebbe invece di ampliare la platea dei partecipanti, in analogia a quanto già deciso da altre amministrazioni pubbliche nei bandi di concorso emessi anche di recente, evitando alla P.A. di sostenere l’onere anche economico dei prevedibili contenziosi aperti da quel personale.

In attesa di ricevere sollecito riscontro, si porgono cordiali saluti.

p. la FP CGIL Nazionale

Francesco Quinti

Roberto De Cesaris

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