Dirigenza Penitenziaria – Comunicato ai dirigenti penitenziari dell’esecuzione penale interna ed esterna

20 Settembre 2022

Per grazia ricevuta

In queste ultime settimane e sempre con maggiore chiarezza emerge l’assoluto disinteresse con il quale sia il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria che quello della Giustizia Minorile e di Comunità hanno gestito e continuano a gestire il rapporto di lavoro con i loro dirigenti collocati ai vertici degli istituti penitenziari per adulti, per minori e presso gli Uffici dell’esecuzione penale esterna.

Le nuove assunzioni portate a compimento dopo 15 anni di “siccità” concorsuale, non sembrano sollecitare la decisione a riconoscere finalmente al ruolo della dirigenza il valore (giuridico, economico e pensionistico) che merita, essendo questa funzione il cardine della gestione dell’esecuzione penale sia interna che esterna, sia per gli adulti che per i minori.

Questa dirigenza pubblica viene definita come “non contrattualizzata” alla stessa stregua della dirigenza cui afferiscono la carriera diplomatica e quella prefettizia. “Non contrattualizzata” è termine fuorviante perché queste dirigenze hanno un loro contratto. Si tratta di quel procedimento negoziale che, per la dirigenza penitenziaria, fu correttamente normato dal D.L. n. 63 del 2006 e fino ad oggi disatteso. Si tratta di un manifesto caso di disapplicazione delle norme che si reitera dal 2006.

Da allora ad oggi, le Amministrazioni del DAP e del DGMC hanno preferito la strada dei cosiddetti “effetti indotti” ritenendo che questa Dirigenza potesse essere accontentata con quanto residuava agli esiti della contrattazione per i dirigenti della POLIZIA di Stato. Tutto questo nel silenzio assordante delle OOSS più rappresentative della categoria.

La Dirigenza penitenziaria, quindi, appare avere meno dignità di quella che invece viene riconosciuta alla dirigenza della polizia penitenziaria e delle altre Forze dell’Ordine, che oggettivamente sono nelle condizioni di poter determinare il proprio trattamento giuridico ed economico attraverso la contrattazione collettiva propedeutica all’adozione del DPR di recepimento dell’accordo tra le parti.

Questa O.S. non riesce a comprendere come sia possibile che le altre rappresentanze sindacali della categoria celebrino i risultati di una contrattazione che NON ha riguardato questa Dirigenza, tanto da non venire neanche menzionata tra le categorie professionali alle quali gli aumenti stipendiali vengono riconosciuti nell’ultimo decreto.

Questo stato di cose consente agevolmente di capire il perché dei continui tentativi di soverchiare la responsabilità di questa dirigenza da parte di altre dirigenze.

PER NOI FPCGIL la funzione ed il ruolo della dirigenza penitenziaria sono fondamentali per un sistema penitenziario e dell’esecuzione penale moderno ed innovativo, rispettoso dei diritti e delle prerogative di tutte le componenti professionali che devono sapere fare squadra e non essere perennemente in competizione tra loro.

PER QUESTO CONTINUEREMO A LOTTARE PER evitare che i dirigenti penitenziari debbano continuare ad attendere miglioramenti economici e giuridici con “il cappello in mano”.

L’adesione a questa OS da parte dei dirigenti penitenziari sta crescendo e questo ci consente di accrescere la rappresentatività e il peso ai tavoli negoziali.

GRAZIE per la fiducia e per chi non lo avesse ancora fatto: iscrivetevi alla FPCGIL.

La Coordinatrice Nazionale

FP CGIL

Carla Ciavarella

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