VVF: I Vigili del Fuoco tornano ad essere in stato di agitazione

22 Settembre 2022

Il personale è stanco! Si riparte con lo stato di agitazione.

Basta proclami, servono risposte, le condizioni di lavoro stanno peggiorando

Vigili Fuoco: Cgil Cisl Confsal Vvf proclamano stato di agitazione nazionale
Prosegue la rivendicazione su organici, contratto, previdenza, salute e sicurezza

Roma, 22 settembre – Stato di agitazione nazionale dei Vigili del Fuoco proclamato da Fp Cgil Vvf, Fns Cisl e Confsal Vvf per rivendicare interventi su assunzioni, rinnovo del contratto, previdenza e misure su salute e sicurezza.

“Le abbiamo provate tutte – affermano i rappresentanti nazionali di Fp Cgil Vvf, Fns Cisl e Confsal Vvf, Mauro Giulianella, Massimo Vespia e Franco Giancarlo -. Abbiamo cercato il dialogo con l’Amministrazione, provando a condividere nella prevista procedura di conciliazione, conclusasi lo scorso 2 agosto, una serie di impegni purtroppo rimasti inascoltati e inevasi. Lo abbiamo fatto nei confronti della politica, attraverso la conferenza stampa tenutasi alla Camera dei Deputati lo scorso 7 settembre alla presenza di quasi tutti i partiti. Lo abbiamo fatto facendo sentire forte la voce delle donne e degli uomini del Corpo, con l’iniziativa nazionale organizzata a Roma il 14 settembre. Non abbiamo più alterative, solo promesse cadute nel vuoto. Il personale è stanco, scontento e demotivato. Ci chiede di agire con forza perché l’arrabbiatura è tale da non poter continuare a lavorare in queste condizioni”.

“Da oggi i Vigili del Fuoco – spiegano – pretendono concretezza. Abbiamo da distribuire 40 milioni di euro provenienti da un percorso di armonizzazione del Corpo con altri Corpi dello Stato. Non riusciamo a comprendere le motivazioni che ostacolano il percorso di distribuzione delle risorse. Il personale specialista è costretto a subire il blocco dei concorsi per i passaggi di qualifica, delle mobilità e, nel merito della questione economica, delle risorse che, per una parte, sono spettanti dal 2018.” Anche la gestione dell’emergenza Marche, proseguono, !in un momento complicato per l’intero sistema di Protezione Civile, ha evidenziato le solite lacune logistiche e organizzative del Corpo con gravi ricadute sul personale impegnato nelle attività di soccorso. Questo stato di agitazione è frutto di una serie di negligenze, reiterate, da parte dei vertici del Dipartimento e del Corpo che non hanno la percezione dei disagi vissuti dal personale nelle sedi di servizio e nel corso delle operazioni di soccorso. Porteremo nuovamente le lavoratrici e i lavoratori in piazza, continueremo la nostra vertenza su organici, contratto, previdenza salute e sicurezza sino a quando non ci daranno le risposte attese”, concludono.

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