INL, Fp Cgil – “Una tantum”: avviato il confronto

12 Ottobre 2022

Nella giornata odierna si è avviato il confronto sulla bozza di Decreto Direttoriale che dovrà attribuire la cd “indennità una tantum“. Il criterio proposto dall’Amministrazione per erogare queste somme – che, per il personale delle aree, ammontano a poco più di 10 milioni e 400 mila euro – è quello di decurtare le giornate in cui la retribuzione fondamentale non è erogata a causa della sospensione del rapporto di lavoro; si tratterebbe di pochissime ipotesi. Considerato che l’Amministrazione – su nostra esplicita richiesta – ha precisato che INL non ha ancora ricevuto i relativi fondi dal MEF, le somme dovrebbero essere attribuite ai lavoratori tra gennaio e febbraio 2023 tramite NoiPA; tuttavia, prima della loro erogazione, ci dovremo incontrare nuovamente per verificare che non ci siano problemi sui conti effettuati.

Ovviamente, questo per noi non risolve affatto il problema del riconoscimento stabile della perequazione a far data dal 1° gennaio 2020, rispetto al quale ribadiamo la nostra posizione: aspettiamo di vedere la bozza di legge di bilancio, per poter verificare se gli impegni assunti dai rappresentanti dell’attuale Governo saranno rispettati dal Governo che si sta per insediare. Se così non sarà, attiveremo immediatamente la mobilitazione in modo fermo e deciso, per chiedere il rispetto dell’accordo preso. Se così non sarà, ci auguriamo di ritrovare quell’unità di tutte le organizzazioni sindacali e dei lavoratori che siamo stati noi a proporre mesi fa e che ci ha portato ad ottenere questo primo risultato di cui oggi si è discusso.

Nell’ambito dell’incontro, si è anche discusso un accordo che disciplini il riconoscimento delle 150 ore per i permessi studio. L’accordo, sottoscritto da tutte le sigle, sarà operativo dal gennaio 2023 e prevede che la prevista percentuale del 3% di personale che vi potrà accedere sia “spalmata” su tutte le Sedi, come disposto dal CCNL. Su nostra richiesta verrà introdotta una norma transitoria, che riguarderà le situazioni attuali, perché siano tutelate fino al 31 dicembre 2022.

Abbiamo poi chiesto di avere aggiornamenti sul FRD 2021: ci è stato comunicato che è stato inviato agli organi di controllo esterni solo a settembre, in quanto solo allora il collegio dei revisori INL ha dato il via libera. Riteniamo comunque necessario avviare la discussione sul FRD 2022, per non perdere altro tempo. Sul punto, l’Amministrazione dovrebbe fare anche dei conti per verificare se vi sia la possibilità di un accordo per le progressioni orizzontali, considerando tra l’altro che esso va sottoscritto prima del nuovo sistema professionale e che ovviamente solo alcuni lavoratori potrebbero beneficiarne.

Riguardo alle assunzioni di personale, tuttora in corso, ci è stato comunicato che la probabile data di presa di servizio per gli ispettori del lavoro sarà il 1° dicembre, mentre per il concorso da ispettori tecnici – considerando che il 27 ottobre si terrà una prova suppletiva per chi, avendo il COVID, non ha potuto partecipare agli scritti – la presa di servizio potrebbe slittare a gennaio 2023. Riguardo ai funzionari del concorso con INAIL e Ministero del Lavoro, infine, l’INL ha presentato a Ripam la richiesta di scorrimento.

La settimana prossima sono state calendarizzate due riunioni, il 19 e 20 ottobre, in cui l’Amministrazione intende avviare la discussione su: nuovo sistema professionale; orario di lavoro destrutturato per il personale ispettivo; revisione del regolamento sul lavoro agile, sebbene non ancora operativo; modifiche al regolamento sul conferimento degli incarichi di posizione organizzativa; FRD 2022.

Intendiamoci: tutti gli argomenti proposti sono, per noi, importantissimi e siamo disponibili a sederci al tavolo sindacale anche più giorni a settimana per discuterne. Tuttavia, occorre darsi delle priorità: la revisione dell’ordinamento professionale costituisce un tassello essenziale del nuovo CCNL, che dovrebbe portare a contrattare le nuove famiglie professionali, definire passaggi verticali in deroga alla normativa vigente e l’introduzione della quarta area. Considerati i tempi previsti dal CCNL e visto che il nuovo ordinamento professionale rappresenta la base per lo sviluppo futuro di questo Ente, è questo il primo punto da affrontare in modo approfondito.

Come già in passato, torniamo pertanto a chiedere che si proceda in modo “ordinato”, evitando discussioni con ordini del giorno “chilometrici”, che non consentono di affrontarne appieno tutti i punti.

Roma, 11 ottobre 2022

 

Coordinatore nazionale FP CGIL – INL

Matteo Ariano

 

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