Ministero del Lavoro, Unitario – Lettera aperta alla Ministra Calderone

16 Gennaio 2023

Alla Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali

Dr.ssa Marina Elvira Calderone

Preg.ma Ministra,

In qualità di rappresentanti sindacali delle lavoratrici e lavoratori del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali la situazione surreale che si sta vivendo da qualche settimana.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è stato, nel corso degli ultimi anni, una delle Amministrazioni più all’avanguardia nella regolamentazione e impiego del lavoro a distanza, riuscendo sapientemente a coniugare l’efficienza di questa modalità di lavoro con il benessere dei propri dipendenti, dotando tutto il personale di strumentazione che aveva consentito lo svolgimento delle attività lavorative anche da remoto.

I risultati, in termini di efficienza e di produttività, sono stati eccellenti ed hanno consentito all’Amministrazione di essere citata come esempio virtuoso sulla stampa. Risultati che hanno ovviamente ricevuto il plauso nell’ambito di una conferenza dei dirigenti e che sono stati inseriti anche nel PIAO approvato nell’anno 2022, tutt’ora in vigore.

Ora, in modo del tutto inspiegabile, l’Amministrazione da Lei presieduta intende tornare indietro riducendo drasticamente il numero massimo delle giornate di lavoro agile, eliminando altresì i giorni ulteriori di lavoro agile previsti nel previgente regolamento a favore delle categorie di lavoratori come quelli affetti da gravi malattie, genitori con figli minori o pendolari (proprio il Ministero delle Politiche Sociali fa questo!), escludendo i lavoratori degli uffici di diretta collaborazione, aumentando la fascia di contattabilità ed introducendo un inaccettabile numero minimo di giornate di presenza mensile.

In sostanza, s’intende riportare quest’Amministrazione indietro di anni senza nessuna ragione precisa, se non un evidente pregiudizio culturale nei confronti del lavoro agile, ancora considerato dai vertici della tecnostruttura come un modo per non lavorare piuttosto che un diverso modo di svolgere le proprie attività.

Le rappresentiamo, inoltre, che a livello logistico, il Ministero non è assolutamente nelle condizioni di garantire il rientro in massa – perché di questo si tratterebbe – di tutto il personale per alcuni giorni a settimana, in quanto mancano locali idonei, scrivanie e sedie per garantire una postazione di lavoro a tutto il personale, sia a seguito dell’incendio del quinto piano di Via Flavia e sia a causa della perdurante indisponibilità della sede di via S. Nicola da Tolentino sia a causa dei recenti spostamenti di alcuni uffici dalla sede di Via Fornovo alla Sede centrale. Di tutto ciò la tecnostruttura del Ministero è perfettamente consapevole ma, nonostante a livello sindacale si siano rappresentati i problemi per la sicurezza che questo comporta, s’intende protervamente andare avanti.

Per questa ragione non esiteremo ad avvisare le autorità competenti e la stampa per segnalare eventuali criticità che dovessero coinvolgere la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Vi è più che molti lavoratori neoassunti stanno seriamente valutando la possibilità di andar via dal Ministero verso altre Amministrazioni che non hanno tali limitazioni e ciò potrebbe avere un impatto fortemente negativo anche sulla realizzazione degli obiettivi del PNRR, considerato che molti di loro operano proprio per il raggiungimento di tali obiettivi e sulla funzionalità complessiva dell’intera amministrazione.

Le lavoratrici e i lavoratori del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali non intendono accettare questo enorme ed immotivato passo indietro e, pertanto Le chiedono un Suo intervento, autorevole e urgente, per tutelarli.

Rendendoci disponibili a un incontro in tempi rapidi per affrontare la questione, porgiamo cordiali saluti.

FP CGIL

Matteo Ariano

Francesca Valentini

CISL FP
Michele Cavo

Marco Sozzi

 

UILPA
Ilaria Casali

Orlando Grimaldi

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