INPS, Fp Cgil – Anno nuovo, medici nuovi

17 Gennaio 2023

Dopo 30 anni di colpevole silenzio l’amministrazione ha dato seguito nel 2022 al concorso per medici di primo livello, immettendo (a fine scorrimento) nei ruoli dell’Inps circa 360 medici.

E’ stato poi bandito il concorso per 62 medici di secondo livello (a fine mese le prime prove), mentre si è ancora in attesa della conclusione dell’ACN per i medici convenzionati, rimanendo a oggi ancora vago il numero di posti disponibili.

Indubbiamente tutto ciò ha portato ossigeno ai centri medico legali e ai medici oramai ridotti di numero e sfiniti dalle innumerevoli e anche nuove incombenze (come le Commissioni Mediche di Verifica di cui all’art. 45 L. 122/2022), ma il loro numero rimane a tutt’oggi ampiamente insufficiente.

Mandiamo un medico in tutte le commissioni asl? Un medico a tutti gli accertamenti tecnici preventivi? Ci occupiamo di tutte le revisioni di invalidità civile? Validiamo tutti i verbali asl e sostituiamo la asl dove c’è la convenzione? Ci occupiamo dell’invalidità previdenziale? La malattia? Gli accertamenti in autotutela, le verifiche straordinarie, gli accertamenti ispettivi, le visite per il Ministero degli Interni? E poi, poi, poi …

Quanti medici servirebbero veramente? Qualcuno ha fatto i conti? O pensavamo di risolvere tutto con il famoso “ verbale agli atti “? La finta panacea invisa alla stragrande maggioranza dei medici, ridotti loro malgrado a valutare, sempre con innegabile professionalità, quanto certificato da un altro medico.

Si ritorni a fare i medici con la M maiuscola e si lasci la definizione agli atti a quei casi dove è possibile non disturbare il cittadino.

Diciamo questo anche perché non siamo sicuri del suo reale effetto sull’abbattimento delle liste di attesa; è stato valutato il numero di revisioni inserite o sul numero di ricorsi giudiziari scaturiti da questa tipologia di verbale? Si è risolto qualcosa o è un cane che si morde la coda?

Qualcuno ha detto che “siamo rimasti ad una visione romantica della medicina”, ebbene sì: siamo dei medici romantici perché vogliamo visitare il cittadino.

L’esempio di Roma è emblematico: nonostante lo sforzo profuso da tutti i colleghi, i risultati continuano a essere insufficienti rispetto al carico mostruoso di lavoro. Probabilmente ci sarà da sopportare da parte dei colleghi anche una riduzione della retribuzione di risultato.

Su quest’ultimo argomento chiediamo all’Amministrazione di intervenire in maniera decisa salvaguardando il lavoro eccezionale di tutti i medici dell’Istituto evitando ogni possibile penalizzazione.

Ritornando alle nuove competenze ci poniamo una domanda: l’Amministrazione ha pensato, in analogia a quanto già successo con l’invalidità civile, di chiedere al MEF il trasferimento di una parte dei fondi utilizzati oggi per il funzionamento delle CMVP al fondo della retribuzione accessoria dei medici e del personale del comparto?

A questo punto il dubbio è, si può continuare così? La risposta è semplice: NO.

L’Amministrazione convochi nel più breve tempo possibile le organizzazioni sindacali e ascolti tutti i suggerimenti e le richieste provenienti da chi, come noi, vive in prima persona le difficoltà e le problematiche legate ad una professione ancora oggi insostituibile.

I cittadini aspettano questo: correttezza nei giudizi e rapidità nelle risposte, noi ci siamo. L’amministrazione ?

A tutti i colleghi diciamo che per raggiungere i risultati sperati è necessario dare forza al sindacato iscrivendovi alla CGIL.

Il nostro impegno sarà il vostro, difendere ed estendere i diritti e la rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Inps, operare per il riconoscimento delle loro funzione sociale, valorizzare le professionalità, promuovere politiche di pari opportunità.

Insieme ce la faremo.

 

Per i medici FP CGIL INPS

La coordinatrice nazionale FP CGIL – INPS

Francesco Reali

Antonella Trevisani

 

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