INL – SOLO FUMO… E NEANCHE BUONO

03 Marzo 2023

Inutile incontro – alla presenza dei vertici di INL – nella giornata di oggi, per continuare la cosiddetta “discussione” sulla chiusura dell’INL e il suo rientro al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Anche oggi non si è praticamente discusso di nulla: siamo sempre alle promesse e alle buone intenzioni (che si sa cosa lastricano…). Un déjà vu, insomma. Un film già visto in questi anni, in cui erano state fatte promesse mirabolanti, senza mai portare nulla in favore di lavoratrici e lavoratori.

Oggi ci è stato promesso che tutti i fondi esistenti (fondo di spese di lite, Poletti e altro) saranno fatti confluire nel FRD fino ad arrivare a 50 milioni di euro e che si vuole partecipare ai fondi dell’INPS. Ci manca uno “sciogli pancia” in omaggio e, forse, potremmo ragionare.

A parte queste boutades, non ci è stato dato alcun documento, non ci è stato ancora comunicato perché s’intende realizzare il Dipartimento delle Attività Ispettive e in cosa e come questo funzionerebbe meglio dell’INL, come si intende migliorare l’attività ispettiva e tutte le altre attività che ogni giorno si svolgono quotidianamente negli uffici, come si intende organizzarne le attività, quali miglioramenti concreti ci saranno per i lavoratori e anche per la cittadinanza.

A margine dell’incontro ci è stato comunicato che l’Amministrazione convocherà a breve un tavolo per discutere della reperibilità presso l’ITL di Roma, “perché la situazione è diventata urgente”. Ci fa piacere che finalmente la situazione sia diventata urgente anche per l’Amministrazione. Per quanto ci riguarda, ribadiamo quanto avevamo già detto e scritto nei mesi passati e quanto poi ribadito anche nei comunicati unitari sul punto: invece di giocare al piccolo legislatore che non porta a casa nulla, sarebbe più utile e produttivo concentrarsi sulla redazione di una bozza di protocollo che disciplini la reperibilità in tutti i suoi aspetti. Chiariamo subito che se l’Amministrazione intende sedersi al tavolo solo per buttare qualche soldo in elemosina e chiudere lì la discussione, provando così a tacitare le legittime proteste dei lavoratori, non ha capito assolutamente nulla o fa finta.

E allora lo chiariamo nuovamente: quello che si chiede è un accordo generale sulla reperibilità o sulle altre forme che si potranno immaginare per garantire i lavoratori e l’efficienza del servizio. Anche considerando che – come ammette la stessa Amministrazione – l’esempio di Roma potrebbe essere ampliato ad altri territori e quindi è bene mettere subito in chiaro le “regole d’ingaggio”.

 

Coordinatore nazionale FP CGIL – INL

                    Matteo Ariano

 

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