INPS, Fp Cgil – Famiglie professionali: serve un ultimo sforzo

16 Marzo 2023

Si è svolto ieri pomeriggio il confronto tra l’Amministrazione e le organizzazioni sindacali. All’ordine del giorno la prosecuzione della contrattazione sull’accordo stralcio in materia di famiglie professionali.

Come FP CGIL abbiamo segnalato che:

  • In relazione ai titoli di studio, richiamare le competenze formative “tipiche della famiglia” nell’area Funzionari come nell’area Assistenti rappresenta un di più, che aggrava il processo e che contrasta, in linea generale, con l’eterogeneità dell’azione posta in essere dalle professionalità INPS.

  • Con riferimento al profilo degli informatici, la dicitura utilizzata dall’Amministrazione per il profilo di assistente informatico ci sembra non contempli chi, pur svolgendo tali mansioni, è inquadrato in area B, rischiando così di aggravare il percorso che può portare tali figure a fruire delle progressioni verticali in deroga.

  • Sui geometri continuiamo a chiedere sia riconosciuta l’abilitazione e la pregressa esperienza professionale nello stesso ambito operativo, anche per quanti vengono da enti o strutture confluite in INPS.

  • Sul ruolo a esaurimento del personale ispettivo riteniamo che la declaratoria relativa all’accesso a questa area vada comunque formulata, anche perché il mutamento di condizioni esterne può determinare – in prospettiva – cambiamenti cui l’Istituto deve essere preparato.

  • Infine, abbiamo segnalato l’opportunità di valorizzare il personale docente al servizio dell’INPS non iscrivibile nei profili individuati.

Restano salve le obiezioni già espresse in precedenza e legate alla costituzione della Quarta Area: sul punto restiamo convinti sia importante dar seguito al CCNL che abbiamo sottoscritto, approfondendone i criteri anche per consentire al personale dell’area Funzionari di non scontrarsi con un tetto nel proprio percorso di crescita interna.

Abbiamo chiesto, quindi, all’Amministrazione di farsi carico di queste istanze, condividendo il fine ultimo: giungere alla conclusione di questo percorso e dare rapidamente seguito al riconoscimento delle progressioni in deroga. Un processo vincolato all’adozione di un DPCM che ancora non è stato presentato e in assenza del quale le procedure per le progressioni verticali non potrebbero riguardare la numerosa platea che merita di essere riconosciuta nella propria professionalità. Un compromesso al ribasso sarebbe quindi l’ennesima occasione persa per tutti.

A margine della riunione, l’Amministrazione ha comunicato di aver sottoscritto la graduatoria della mobilità.

FP CGIL – INPS

Antonella Trevisani

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