MIC – Trasmissione verbale relativo all’assemblea nazionale unitaria del 21 marzo 2023

23 Marzo 2023

L’assemblea nazionale dei lavoratori degli Archivi di Stato, delle Soprintendenze Archivistico Bibliografiche, delle Biblioteche, delle Soprintendenze Territoriali, delle Direzioni Generali Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Archivi e Biblioteche, svoltesi in data 21 marzo 2023, ha avuto una partecipazione ampia e diffusa in rappresentanza di tutto il territorio nazionale. Il dibattito che si è sviluppato è stato intenso, con la partecipazione di molte lavoratrici e lavoratori che hanno descritto le condizioni di lavoro negli uffici di appartenenza. Il quadro che è emerso rappresenta una realtà caratterizzata da una difficoltà estrema, dovuta all’inaccettabile situazione in cui alla carenza strutturale e drammatica negli organici si sovrappone un aumento esponenziale dei carichi di lavoro, sia per quel che riguarda il versante relativo all’ordinario ed alla necessità di corrispondere alle legittime esigenze dei cittadini che in relazione ai carichi di lavoro straordinari provenienti dalle istruttorie sui progetti PNRR. In sostanza, un concentrato di effetti prodotti da una riorganizzazione dalle conseguenze deleterie sui sistemi organizzativi della tutela, dalla insostenibile situazione di carenza negli organici che si riverbera nei numeri del personale presente negli uffici, rappresentati generalmente in percentuali inferiori al 50% ed in molti casi inferiori al 30%, da un aggravamento esponenziale dei carichi di lavoro tale da produrre effetti diffusi di burn out dovuto ad un generale mancato rispetto dei livelli normali di conciliazione dei ritmi di vita conseguente ad impegni lavorativi che si protraggono ben oltre gli orari ordinari di lavoro. In questo quadro assai preoccupante le lavoratrici ed i lavoratori hanno espresso un profondo disagio e sconcerto per l’apparente assenza di soluzioni immediate e per la sostanziale indifferenza che i vertici ministeriali hanno dimostrato e dimostrano verso la gravissima situazione rappresentata da tutti i partecipanti all’assemblea. Si sono inoltre constatati gli effetti concreti dei processi di esternalizzazione produttiva che ormai vedono interi settori tecnici e amministrativi interamente gestiti da personale esterno, spesso costretto da una condizione di precariato strutturale senza sbocchi. E purtroppo in tale contesto si collocano le iniziative assunte dal Ministro Sangiuliano, il quale, allo stato, non solo conferma sostanzialmente l’impianto riorganizzativo ereditato rispetto al principio di separazione dei cicli di tutela da quelli della valorizzazione, ma ne caratterizza in senso ancora più estremizzato gli aspetti economicistici nelle sue linee guida, intendendo la fruizione dei beni culturali come un mezzo per fare cassa tramite una monetizzazione di tutti i servizi afferenti. E sempre in tale contesto si cala il decreto-legge 13. che produce l’effetto paradossale di appesantire oltremodo la struttura centrale, dove la Direzione Generale ABAP sostanzialmente surroga la presenza virtuale della Soprintendenza Nazionale per il PNRR, accentrandone definitivamente le prerogative decisionali in capo alla stessa, e determina enormi carichi di lavoro accompagnati da un profondo senso di frustrazione negli Uffici periferici, esclusi da ogni prerogativa decisionale rispetto a procedure che impattano sul paesaggio che loro dovrebbero tutelare. Una situazione molto ben descritta negli interventi dei lavoratori della Direzione Generale, costretti a duplicarsi nelle procedure lavorative, e in alcuni interventi dal territorio, come ad esempio il Molise, che denunciano i rischi di infiltrazioni della malavita rispetto ai piani di installazione dei parchi eolici derivanti anche dalla debolezza strutturale e dalla marginalizzazione delle Soprintendenze territoriali. Analoga la situazione degli Archivi e delle Biblioteche, nel cui ambito si registrano concreti rischi di chiusura di molti uffici sul territorio, la riduzione di servizi essenziali ai cittadini. Sovraccarichi di lavoro anche conseguenti alla gestione dei progetti PNRR e conseguenti alla progressiva inarrestabile perdita di risorse umane che peraltro è stata sancita anche nella dotazione organica teorica del Ministero. I Coordinamenti Nazionali FP CGIL e UIL PA del MIC inoltre, in relazione a quanto denunciato dalla RSU nel corso dell’assemblea, ribadiscono la loro ferma contrarietà a qualunque ipotesi di spostamento di sede della Biblioteca Nazionale di Napoli, esprimendo piena solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori e dichiarandosi disponibili a supportare ogni azione mirante a contrastare un progetto che mina le stesse fondamenta scientifiche di una delle più prestigiose Biblioteche Statali. All’assemblea hanno attivamente partecipato, portando la loro fattiva solidarietà, Federica Pasini e Michele Colaianni, in rappresentanza dell’Associazione Mi Riconosci, Rita Paris, presidente dell’Associazione Bianchi Bandinelli, Maria Pia Guermandi, Coordinatrice di Emergenza Cultura. I Coordinamenti Nazionali FP CGIL e UIL PA, prendendo atto delle gravissime problematiche emerse dal dibattito, che confermano sostanzialmente le profonde preoccupazioni, già presenti nei documenti unitari che hanno lanciato l’iniziativa, circa quello che si configura oggettivamente come un vero e proprio attacco alle prerogative costituzionali del Ministero, assumono la decisione di riprendere lo stato di agitazione nazionale, valutando di adottare le seguenti iniziative:

  •  una assemblea nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dei settori museali, al fine di denunciare le carenze e le deficienze strutturali che si riscontrano anche in questo settore, posto al centro della riorganizzazione; 
  • un sit-in di protesta da calendarizzare subito dopo le festività pasquali davanti alla sede del Ministero; 
  • assemblee cittadine su tutto il territorio nazionale aperte ai cittadini ed alle Associazioni per denunciare all’opinione pubblica il grave stato di degrado in cui versano gli uffici del Ministero, gli attacchi alla tutela del paesaggio, la mortificazione dei lavoratori della Cultura, la “svalorizzazione” del patrimonio culturale; 
  • una manifestazione nazionale da organizzare insieme alle Associazioni ambientaliste e culturali da concordare principalmente con il cartello di Emergenza Cultura.

    Consapevoli, infine, di una mobilitazione che non sarà di breve durata i Coordinamenti Nazionali si riservano di valutare, in relazione agli sviluppi della vertenza e verificando quali risposte arriveranno, ulteriori iniziative di lotta, non esclusa la proclamazione dello sciopero generale. 

Coordinamento Nazionale FP CGIL MIC                  Coordinamento Nazionale UIL PA MIC

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto