INL – Unitario, lettera alla Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali

11 Maggio 2023

Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali

Dott.ssa Marina Calderone

p.c. Al Capo di Gabinetto

Dott. Mauro Nori

Al Direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro

Dott. Paolo Pennesi

Al Commissario Straordinario dell’ANPAL

Dott. Raffaele Tangorra

 

Oggetto: Richiesta di incontro urgente

Preg.mo Ministro,

sono passati ormai alcuni mesi dal Suo insediamento e nonostante l’avvio di un proficuo confronto con le OO.SS. e il parziale risultato ottenuto con l’adeguamento a regime dell’indennità di amministrazione per il personale di INL e ANPAL, permane tuttora l’annosa problematica degli arretrati.

Infatti, la paventata norma che avrebbe dovuto prevedere il riconoscimento della perequazione per gli anni 2020-2021-2022 per il personale di INL e ANPAL non è stata finora recepita in alcun provvedimento normativo, nonostante l’impegno promesso già dal mese di dicembre 2022 e ribadito nei successivi incontri tenutosi con Lei e con i suoi più stretti collaboratori.

Oggi siamo quindi a chiederLe come si intende procedere per il riconoscimento degli arretrati della perequazione al personale dell’INL e ANPAL, atteso che né nel D.L. PA né nel recente Decreto Lavoro sono state inserite disposizioni in tal senso.

Avevamo ricevuto rassicurazioni sulla circostanza che ci sarebbe stato un forte impegno politico in tal senso ma, ad oggi, ci appare che nulla sia stato fatto per garantire che quella brutta vicenda sia definitivamente e positivamente chiusa.

Per quanto riguarda l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, dal punto di vista organizzativo e del funzionamento, la situazione ci continua ad apparire di insostenibile stallo.

Fin dal primo incontro abbiamo concordato su un punto fondamentale: l’attuale quadro normativo impedisce all’Ispettorato di realizzare gli obiettivi per i quali era stato istituito e questo Ente non è posto nelle condizioni di rispondere adeguatamente alle esigenze della collettività. Né con l’attuale organizzazione, né con il paventato e poi tramontato rientro al Ministero.

Nonostante non passi giorno senza che nel nostro Paese ci si interroghi su come impedire lo sfruttamento del lavoro, come ampliare le tutele per i lavoratori e come arginare e prevenire il drammatico fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle morti bianche, la politica non sembra avere le idee chiare su quali interventi siano necessari per cercare di potenziare e rendere efficace ed efficiente l’Amministrazione chiamata a garantire tali importantissimi obiettivi.

Abbiamo bisogno di una pianificazione strategica, che abbia il coraggio di innovare, di investire sul capitale umano per garantire, quantomeno, gli stessi trattamenti economici e normativi previsti per le Amministrazioni che a livello nazionale ed europeo svolgono i medesimi compiti e per sanare definitivamente la parziale esclusione dell’armonizzazione dell’indennità di amministrazione.

Abbiamo bisogno di risorse strumentali innovative e di una nuova organizzazione delle strutture, sia centrali che periferiche, che sia funzionale ai nuovi compiti assegnati e che superi le infinite criticità che stanno ingessando la nostra Amministrazione e che impediscono, di fatto, la crescita personale e professionale.

Gli uffici territoriali dell’INL lamentano ogni giorno la mancanza di comunicazione con le strutture Centrali, la troppa burocrazia e le lungaggini negli adempimenti ordinari.

Proprio per questo, ci sarebbe bisogno di trasformare l’INL in un soggetto dotato di autonomia reale e sostanziale, non di facciata, attraverso adeguati interventi normativi.

Ancora oggi assistiamo all’ennesimo scorrimento delle graduatorie concorsuali, in quanto il personale – sia amministrativo che ispettivo – chiamato a sottoscrivere i relativi contratti di lavoro o non si presenta presso le sedi assegnate o si dimette pochi giorni dopo per migrare in altre Amministrazioni decisamente più appetibili. Continua a mancare, infatti, un ragionamento complessivo su come rendere attrattivo l’INL per chi sceglie di entrare nel mondo del lavoro pubblico.

Come OO.SS. non vogliamo che l’INL perda quel poco personale che ha assunto nell’ultimo anno e che nemmeno è riuscito a colmare quel gap derivante dalle numerose cessazioni dal servizio.

Gentile Ministro, abbiamo bisogno di riattivare quanto prima la strada di un confronto reale e proficuo per trovare insieme le migliori soluzioni per il Paese e per ridare dignità e risposte al personale dell’INL e alle sue importanti attività. Le lavoratrici e i lavoratori sono stanchi, delusi e amareggiati di non essere messi nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio lavoro, ma sono anche determinati a riprendere la mobilitazione se queste risposte stenteranno ad arrivare.

Per queste motivazioni Le chiediamo di calendarizzare urgentemente un apposito incontro con le rappresentanze dei lavoratori, onde poter discutere delle problematiche evidenziate, chiedendoLe anche di intervenire attivamente, e con ogni mezzo a Sua disposizione, per un vero rilancio dell’INL.

Si resta in attesa di un cortese riscontro.

FP CGIL     CISL FP      UILPA                 FLP         CONFINTESA FP   CONFSAL-UNSA

M.ARIANO M. CAVO  I. CASALI      A. PICCOLI         N. MORGIA           V. DI BIASI

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