INPS, Fp Cgil – CCNI: in ordine sparso

12 Maggio 2023

Si è svolto ieri pomeriggio l’incontro con l’Amministrazione in tema di contratto integrativo.

All’inizio dei lavori, il presidente Tridico ha voluto salutare le organizzazioni sindacali, ricordando il clima di collegialità e di dialogo che negli anni si è costruito con le rappresentanze dei lavoratori e ringraziando le diverse sigle, e il personale da esse rappresentato, per il contributo offerto. Si chiude, così, una stagione intensa, non soltanto per le difficoltà affrontate nel periodo della pandemia. È stata una stagione di discontinuità rispetto al passato, in cui si è recuperato lo spirito di collegialità al netto di ogni possibile differenza di vedute: basti pensare al ripristino del Consiglio di Amministrazione.

In questo burrascoso momento di incertezza riteniamo che l’esperienza non vada dispersa.

All’ordine del giorno, almeno in teoria, l’articolo 5 della bozza di Contratto, le indennità correlate alle condizioni di lavoro. Come concordato nel corso della seduta del 20 aprile, infatti, si sarebbe dovuto procedere con un’analisi per tematiche, al fine di raccogliere le osservazioni delle diverse realtà presenti al tavolo e consentire poi all’Amministrazione la trasmissione di una possibile bozza di sintesi.

L’argomento è stato affrontato purtroppo marginalmente. Durante il dibattito alcune sigle hanno spaziato su vari argomenti del testo presentato dall’Amministrazione, altre hanno richiamato il rispetto delle regole cercando di circoscrivere il focus, altre ancora hanno direttamente virato sulle varie ed eventuali. Una situazione decisamente confusionaria che non aiuta il percorso intrapreso.

Come FP CGIL abbiamo espresso la nostra perplessità sull’incontro e non possiamo far altro che manifestare preoccupazione in merito a questo “andamento lento”. Abbiamo, pertanto, accolto con favore la scelta di calendarizzare fin da subito i prossimi incontri: non vorremmo che i cambiamenti intervenuti in INPS, ancora in corso di definizione, possano condizionare le parti nel buon esito della trattativa.

Riteniamo, a margine di una riunione farraginosa, che sul fronte delle indennità sia sì necessario fare una ricognizione, una mappatura delle professionalità valorizzate, ma in una cornice più ampia.

Riteniamo, ad esempio, che le indennità – tutte le indennità – debbano essere pagate ogni mese e proporzionate alla responsabilità e rilevanza verso l’esterno dell’attività. Riteniamo che il sensibile aumento riservato ai responsabili delle Agenzie complesse o ai responsabili delle Agenzie territoriali con una produzione pari o superiore a 8.000 punti sia significativo: a fronte dello stesso, però, non individuiamo nella bozza un riconoscimento ai responsabili delle Agenzie di flussi contributivi, delle Agenzie prestazioni e servizi individuali, degli URP. Eppure il reassesment ha inciso sulle responsabilità riconosciute a queste figure. Ci chiediamo, quindi, come l’Amministrazione intenda valorizzarle. O, ancora, come intenda valorizzare il Collaboratore e l’Ottimizzatore, figure intermedie che lavorano più per la gloria che per la retribuzione. Occorre, in generale, adottare un approccio che miri a una valorizzazione complessiva in merito a responsabilità e rilevanza verso l’esterno per le indennità per particolari compiti.

Avremmo voluto riflettere collettivamente sul TEP, che spetta dopo un anno di servizio a tutto il personale: una battaglia che come FP CGIL abbiamo condotto e sulla quale non accettiamo passi indietro. Un TEP che il nuovo CCNL tara sulle famiglie professionali: la distinzione per fasce all’interno dell’Area Funzionari è stonata e per noi inaccettabile.

Avremmo voluto discutere di tutti questi punti e di molto altro ancora, ma c’eravamo dati un metodo e non lo abbiamo seguito. La riunione si è così arenata tra le rivendicazioni varie delle diverse componenti.

Confidiamo si possa tornare, con senso di responsabilità, al modello di relazioni che avevamo concordato, approfittando dei prossimi incontri in agenda (il 18, il 30 e il 31 maggio) per fare qualche passo in avanti.

L’unica notizia di rilievo che l’Istituto ha fornito riguarda il capitolo nuove assunzioni. L’Amministrazione ha comunicato che gli idonei destinati a essere inseriti con scorrimento dovrebbero essere 331 e le PEC potrebbero già partire la prossima settimana. Come anticipato, gli interessati andranno a colmare i vuoti in organico del Nord Italia. Per quanto riguarda il DPCM, invece, si è concluso lo scambio tra Funzione Pubblica e Mef e si attendono adesso gli ultimi adempimenti formali.

FP CGIL – INPS

Antonella Trevisani

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