Sanità: Sorrentino (Fp Cgil), domande ancora senza risposte

04 Luglio 2023

Finanziare rinnovo contratto e affrontare nodi sistema classificazione e blocco a salario accessorio

Roma, 4 lug – “Abbiamo posto quesiti precisi al ministro ma non abbiamo avuto risposte, se non che i temi verranno approfonditi e ci saranno successivi incontri”. Lo scrive in una nota Serena Sorrentino, Segretaria generale Funzione pubblica Cgil, a seguito dell’incontro con il Ministro della Salute Orazio Schillaci.

“Un nodo importante è quello del rinnovo del contratto collettivo nazionale sia per il settore pubblico che per i privati. In particolare nel settore pubblico, tenuto conto che questa è l’ultima legge di Bilancio che potrebbe finanziare il Ccnl 22-24 e che nei due anni antecedenti non è stata accantonata neanche l’indennità di vacanza contrattuale, registriamo che concretamente ad oggi c’è un blocco della contrattazione per noi irricevibile”, ha osservato Sorrentino.

“Il ministro ha dichiarato che è in corso un confronto tra ministero della Salute e Mef, ma non sono state date cifre. Insieme alle questioni legate al salario occorre affrontare anche altri nodi che per la Cgil sono importanti per la valorizzazione degli operatori sanitari: il rifinanziamento delle risorse necessarie affinché il nuovo sistema di classificazione dia risposte a tutti i lavoratori della sanità a partire dagli incarichi professionali, uno strumento di valorizzazione molto importante che però rischia di essere depotenziato dalle scarse risorse e che va esteso a tutte le aree di attività. La seconda è il tetto al salario accessorio, che chiediamo di rimuovere. Far crescere le retribuzioni in maniera sostenuta, vista l’inflazione che corre a due cifre, è la priorità. Quanto alle politiche per l’occupazione – ha proseguito la Segretaria generale Fp Cgil –
chiediamo un potenziamento delle assunzioni nella sanità. I problemi strutturali possono essere affrontati per tempo, al di là delle misure di emergenza: su questo ribadiamo la nostra richiesta sulla sterilizzazione del numero programmato per le facoltà che formano professionisti sanitari, associata però alla sterilizzazione delle tasse di iscrizione e alla possibilità di anticipare la contrattualizzazione dei professionisti sanitari di modo che non debbano passare dall’inferno del precariato. Non avendo prorogato i criteri di stabilizzazione previsti dalla l. Madia, attualmente abbiamo migliaia di precari del sistema sanitario che rischiano di non essere stabilizzati. Su questo e sulla lotta alle esternalizzazioni che provocano dumping abbiamo chiesto un impegno preciso e concreto, non rinviato al proroga termini come veniva ventilato dai funzionari del ministero”.

Inoltre, ha osservato Sorrentino, “quanto alla contrattazione nel settore privato, nel settore rsa auspichiamo che si apra un tavolo al quale convergano le associazioni datoriali maggiormente rappresentative, cosa che ad oggi non è nelle disponibilità dello stato dello stallo del confronto sindacale con lavoratori che hanno salari fermi da 12 anni. C’è, inoltre, la questione dei contratti che possiamo ascrivere al terzo settore ma che comunque intervengono nella filiera dell’assistenza e dell’integrazione socio-sanitaria per i quali serve una diversa modalità di gestione degli affidamenti: servono garanzie sul rispetto dei contratti e sulla giusta retribuzione. Abbiamo sollecitato infine un incontro congiunto Ministero e Regioni, con le organizzazioni sindacali: dalla remunerazione delle tariffe, alla giusta collocazione della riabilitazione nelle prestazioni sanitarie a
linee guida su accreditamenti che contemplino il rispetto dei contratti che evitino il dumping salariale che, per lo stesso professionista, può arrivare fino al 30%”.

Infine, “riteniamo non condivisibile la scelta di costituire un tavolo tecnico sulla revisione dei dm 70 e dm 77 che riformeranno completamente il sistema di assistenza sociosanitaria territoriale in cui ci siano solo 2 organizzazioni sindacali e si escludano tutte le altre. Alla nostra richiesta di integrazione dei tavoli non è stata data risposta”.

“Su tutti questi titoli – ha concluso la Segretaria generale – il ministero ha preso appunti e chiesto approfondimenti. Pertanto la nostra mobilitazione continua: non faremo mancare il nostro contributo di proposta ma ai lavoratori della sanità vanno date risposte concrete”.

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