Ministero del Lavoro – Famiglie e profili, bene ma…

21 Luglio 2023

Nella giornata di ieri si è tenuto un nuovo incontro con l’Amministrazione per proseguire la discussione sull’accordo che dovrà portare all’individuazione delle famiglie professionali del Ministero del Lavoro.

La proposta dell’Amministrazione è di un ordinamento che preveda quattro ambiti di riferimento: ambito giuridico, ambito sociostatistico-economico, ambito informatico e ambito tecnico. Questi quattro ambiti sono riprodotti nelle relative aree di riferimento (assistenti, funzionari ed elevate professionalità) con l’eccezione dell’area degli operatori in cui è individuato solo l’ambito dei servizi generali.

Accanto a questo, si accompagna un corposo documento che individua i profili di ruolo o, meglio ancora, analizza tutte le attività che sono svolte all’interno dell’Amministrazione.

La nostra posizione è che sia le famiglie che i profili non devono rappresentare “camicie di forza”, ma possono invece rappresentare una leva per lo sviluppo e la crescita professionale di ognuno. In tale prospettiva, avere delle famiglie e dei profili troppo stretti rischia di imbrigliare le professionalità e le capacità. Se il documento sulle famiglie professionali ci è sembrato flessibile al punto giusto, maggiori perplessità abbiamo sollevato sul secondo documento relativo ai profili, chiedendo di adeguarlo al primo.

Gli ulteriori punti di caduta e di sviluppo della discussione in corso, quindi, sono per noi: l’apertura del confronto sui criteri delle progressioni verticali in deroga, per garantire una “mobilità verticale”; l’apertura di un confronto sulla mobilità tra famiglie e profili, ma anche tra le Direzioni Generali, proprio nell’ottica di una “mobilità orizzontale” e di una maggiore crescita professionale del personale. Dovremo poi aprire il confronto sui criteri di accesso all’area delle Elevate Professionalità, per capire bene chi potrà accedervi e per far cosa.

Su tutto questo abbiamo chiesto degli impegni concreti all’Amministrazione, dandoci delle date di avvio e delle scadenze e, se necessario, siglando un accordo interno tra le parti.

Riteniamo certamente essenziali i tasselli che stiamo ponendo, oggi, per una Amministrazione più moderna e riteniamo utile esplorare la possibilità che il Ministero possa gestire concorsi in autonomia. Questo, però, è solo un lato della medaglia: l’altro aspetto riguarda l’appetibilità di questa Amministrazione. Se non ci si impegna seriamente per aumentare il salario dei dipendenti, nonostante tutti questi utili e importanti accorgimenti, i lavoratori continueranno a scappare. In tal senso, evidenziamo che mentre in altre Amministrazioni si è riusciti ad aumentare con successo e in deroga alla legislazione vigente il Fondo Risorse Decentrate, grazie all’impegno in prima persona del vertice politico, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali continua a restare un grande assente.

Con amarezza abbiamo notato che, mentre si è stati rapidi a introdurre normativamente una riorganizzazione che continua a rimanere segreta e conosciuta solo a pochi fortunati ed eletti, del resto del personale poco importa.

Così non si va da nessuna parte. O meglio, si va verso la strada dell’irrilevanza, e ciò, questa Amministrazione e il suo personale non lo meritano.

 

FP CGIL

M.ARIANO

F. DE RUGERIIS

 

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