MIT – Osservazioni informativa riorganizzazione

09 Agosto 2023

Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
On. Matteo Salvini

Al Capo di Gabinetto
Dott. Alfredo Storto

Alla Dott.ssa Maria Teresa Di Matteo
Capo Dipartimento per la Mobilità Sostenibile

Al Dott. Calogero Mauceri
Capo Dipartimento per le Opere Pubbliche, le Politiche Abitative,
le Infrastrutture idriche e le risorse umane e strumentali

Al Dott. Enrico Maria Pujia
Capo Dipartimento per la Programmazione strategica, i sistemi infrastrutturali,
di trasporto a rete, informativi e statistici

Al Direttore Generale del Personale
Dott. Lorenzo Quinzi

Alla Div.I Relazioni Sindacali, Servizi Comuni
Dott.ssa Michela Cocurullo

Oggetto: Osservazioni informativa riorganizzazione MIT

Si fa seguito all’incontro del 14 luglio scorso e all’informativa trasmessa in data 20 luglio, relativa alla nuova riorganizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per rappresentare quanto segue.
In premessa va ribadita l’assoluta necessità dell’adozione di un piano straordinario di assunzioni, unico strumento che può permettere di assicurare i diritti costituzionalmente garantiti ai cittadini e ascrivibili alle funzioni del Ministero. A tal proposito appare di tutta evidenza come, nell’informativa inviata, non sia presente la dotazione organica, strumento indispensabile per comprendere come l’amministrazione intende determinarsi in merito alla penuria di personale che, soprattutto negli uffici periferici, appare assolutamente rilevante. Pertanto la scrivente organizzazione chiede di integrare l’informativa con la tabella di cui sopra.
In seconda battuta, non appare condivisibile, a giudizio della scrivente organizzazione, la scomparsa, in termini di responsabilità dipartimentali, degli obiettivi strategici di “sostenibilità” e di “mobilità sostenibile”. E’ del tutto evidente come questi siano oggi temi strategici per il futuro del Paese, su cui si snoda il dibattito culturale volto a individuare le migliori soluzioni relative al cambiamento climatico del pianeta.
Da ultimo non si condividono le incursioni normative del legislatore che continua a ridurre competenze degli uffici MIT a favore di altri enti pubblici. A tal proposito si fa riferimento all’art.38 del nuovo Codice degli Appalti che, di fatto, trasferisce la competenza sulla localizzazione delle opere pubbliche dello Stato a ogni singola stazione appaltante il che comporta, nel concreto, l’arretramento delle funzioni dei Provveditorati.
Nello specifico della proposta si sottolinea come:
1. il quarto Dipartimento (di cui si condividono le finalità) al quale vengono assegnati compiti di natura trasversale, potrebbe prevedere, oltre alla gestione dei servizi comuni, del personale e dei beni strumentali, anche un ufficio gare unico;
2. dallo schema trasmesso, non appare molto chiara la competenza del contenzioso che, a nostro avviso, dovrebbe avere un’unica filiera di responsabilità;
3. ancora una volta le 15 Direzioni Marittime e le 55 Capitanerie di Porto non appaiono come uffici periferici del MIT, anche se sono sedi in cui operano circa cinquecento lavoratori civili che, ovviamente, dipendono funzionalmente dal nostro Ministero; pertanto, sul punto, si chiede evidenza nella stesura definitiva della riorganizzazione;
4. vi sia poca attenzione agli uffici periferici, sia sul fronte delle DGT-UMC che dei Provveditorati, che continuano ad essere strutture eccessivamente grandi, in termini di aree geografiche, per garantire i servizi di prossimità sul territorio;
5. gli uffici dighe, che dipendono dalla relativa Direzione Generale, restano ancora incardinati nei Provveditorati con le conseguenti criticità di gestione e di conduzione;
6. sarebbe opportuno che le 9 Sedi Coordinate dei Provveditorati in cui vi è un solo ufficio dirigenziale denominato tecnico amministrativo (Bolzano, Trieste, Ancona, Perugia, L’Aquila, Cagliari, Campobasso, Potenza e Catanzaro) possano disporre di due dirigenti, relativi alle due aree diverse di competenza, uno per il settore amministrativo e uno per il settore tecnico;
7. non appare innovativa l’introduzione della figura del vicario nei Provveditorati, posto che la stessa era nella disponibilità dell’amministrazione e che, alla luce dei fatti, risulta essere scarsamente agita.
Dalle considerazioni esposte emerge la necessità, non più rinviabile, di porre maggiore attenzione al territorio e alle sedi periferiche assegnando alle stesse personale (piano straordinario di assunzioni) che possa garantire una corretta e puntuale erogazione dei servizi all’utenza.

La coordinatrice Fp Cgil MIT p. FP CGIL Nazionale

Carmen Sabbatella               Paolo Camardella

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