17 Ottobre 2023

Nel corso della mattinata del 13 ottobre si è svolto l’incontro con l’amministrazione per definire il contenuto dell’ipotesi di accordo sul FRD 2022.

La delegazione di parte pubblica ci ha sottoposto una prima bozza di lavoro che recepisce alcune delle proposte di queste OO.SS. per superare, in particolare, le criticità relative al ruolo della contrattazione decentrata.

Al netto delle risorse destinate al sistema indennitario, è finalmente stata accolta la proposta di queste OO.SS. di distinguere in maniera netta le risorse destinate alla performance organizzativa ed individuale tra quelle riservate alla contrattazione nazionale e quelle destinate alla contrattazione di sede. Nello specifico l’80% di dette risorse saranno destinate alla contrattazione nazionale riservando il 20% alla contrattazione di sede che ne potrà disporre nell’ambito di quanto previsto dal CCNL.

Abbiamo tuttavia rilevato che nella bozza proposta dall’amministrazione la maggiorazione del premio individuale del 30% rispetto alla media dei premi corrisposti veniva calcolato non solo sulla quota destinata alla performance individuale ma sull’intero ammontare delle risorse oggetto di contrattazione. Su questo punto si è arenata la trattativa poiché, nonostante l’intero fronte sindacale fosse concorde nel ritenere legittimo (oltreché consolidato nelle trattative precedenti) un calcolo sulla sola quota destinata alla performance individuale, l’amministrazione ha ritenuto necessario un approfondimento con il Dipartimento di Funzione Pubblica e aggiornato quindi la riunione.

Per quanto ci riguarda, visto che abbiamo da sempre stigmatizzato le continue ingerenze degli organi di controllo sulle materie oggetto di contrattazione, riteniamo doveroso che l’amministrazione pretenda il mantenimento della vecchia impostazione. Contiamo tuttavia che a breve venga chiarito il punto visto che il riferimento alla base di calcolo per il premio individuale così come proposto dalle OO.SS. è pratica ormai largamente condivisa e consolidata e riterremmo assai grave una inversione di tendenza basata sul parere di un organismo esterno al tavolo sindacale.

A margine della riunione, su nostra richiesta, è stato confermato che nel corso del mese di ottobre si procederà all’ulteriore scorrimento della graduatoria degli idonei del concorso funzionari sui posti resisi disponibili a seguito di rinunce o dimissioni da parte del personale precedentemente assegnato.

Abbiamo inoltre sollecitato l’apertura, sebbene nelle more dell’approvazione delle modifiche all’organico e dell’accordo sulle famiglie professionali, di un tavolo che tratti i temi relativi ai criteri per le progressioni verticali e per la mobilità del personale.

Su quest’ultimo punto abbiamo chiesto di valutare nell’immediato le richieste sostenute da situazioni particolarmente critiche.

E’ indubbio infatti che in questa fase siano da contemperare esigenze anche contrapposte: quelle del personale che ambisce ad un cambio di sede con quelle del personale che, anche nell’eventualità di una prossima progressione verticale, vorrebbe restare nell’attuale sede di assegnazione.

Una valutazione compiuta si potrà fare solo una volta ricevuta l’approvazione della nuova pianta organica nella quale vengono aumentate le posizioni nell’area funzionari a fronte di una diminuzione di quelle in area assistenti.

Da ultimo, ma non per importanza, abbiamo sollecitato la rapida definizione della trattativa sul FRD 2022 per poter poi rapidamente passare al confronto sull’utilizzo delle risorse del FRD 2023 che, com’è noto, è stato sensibilmente incrementato a seguito di una disposizione di legge contenuta nel D.lgs 72/2022.

FP CGIL

FP CISL

Davide Perrelli

Michele Cavo

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