INPS – Contratto integrativo 2022/2023: sottoscritta una nuova ipotesi

12 Dicembre 2023

Abbiamo sottoscritto oggi con l’Amministrazione una nuova Ipotesi di CCNI 2022/2023 alla luce dei rilievi formulati dai Ministeri vigilanti e, in particolare, dal MEF/ Ragioneria Generale dello Stato.

Il maggiore vincolo, derivante dalle osservazioni mosse in sede di certificazione, consisteva in un ridimensionamento del valore complessivo del Fondo risorse decentrate, che avrebbe imposto una revisione sostanziale sulla loro distribuzione.

L’Amministrazione ha proposto soluzioni tecniche per minimizzare l’impatto delle correzioni richieste sul 2023 e si è raggiunta una nuova intesa sulla bozza così rivisitata. L’accordo garantisce:

1) le progressioni economiche orizzontali (i cosiddetti “differenziali stipendiali”) per 6.061 colleghe e colleghi con decorrenza 1/1/2023;

2) il riconoscimento per l’anno 2022 di un incremento di 5 punti percentuali del coefficiente dell’incentivazione ordinaria e speciale per il personale in servizio al 1° gennaio 2022 non destinatario di progressioni economiche orizzontali o verticali dal 1° gennaio 2019;

3) l’estensione della maggiorazione del 10% dell’incentivo ai colleghi delle Direzioni regionali e DCM (compresi gli ispettori di vigilanza e gli informatici STT nonché al personale della Direzione per i Servizi al Territorio);

4) la corresponsione del TEP a partire dalla maturazione del primo anno di servizio ai colleghi assunti negli anni 2021 e 2022;

5) la conferma del sistema indennitario vigente.

Dopo aver rimarcato la solidità dell’impianto generale del contratto, abbiamo evidenziato la necessità di apportare delle modifiche al testo del bando per l’attribuzione dei differenziali stipendiali, allegato al Msg Hermes n.4402/2023. In particolare, in linea con quanto previsto dall’Ipotesi di CCNI 2022/2023, abbiamo fatto riferimento:

  • alla valorizzazione dell’esperienza maturata presso altre pubbliche amministrazioni per i colleghi transitati in INPS non in conseguenza di procedure di mobilità, ma a seguito di accesso mediante concorso pubblico;

  • alla valutazione da attribuire ai colleghi ex INPGI, non destinatari del processo di valutazione previsto nel SMVPI, per i quali la soluzione, già prospettata a suo tempo dall’Amministrazione, prevedeva l’applicazione del punteggio medio dell’Area/Famiglia di appartenenza per gli anni in cui non è stata effettuata la valutazione.

FP CGIL

Giuseppe Lombardo

CISL FP

Paolo Scilinguo

UIL PA

Sergio Cervo

CONFSAL/UNSA

Francesco Viola

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