INL, Fp Cgil – Rendiamo attrattivo L’INL

05 Febbraio 2024

Uno dei (tanti) problemi che l’INL deve affrontare riguarda la sua appetibilità rispetto al panorama della Pubblica Amministrazione, in particolare considerando anche l’urgenza di avere un cospicuo aumento del FRD e del Fondo Poletti (a proposito, ma il Ministero del Lavoro non doveva convocarci entro fine gennaio per illustrarci le iniziative prese in proposito?).

In attesa che da via Veneto battano un colpo, chiediamo all’INL di occuparsi di questioni che riguardano i propri dipendenti, presenti e futuri e di cui può occuparsi, se vuole, senza passare dal Ministero. In particolare, si potrebbe avviare una serie di convenzioni che potrebbero latamente rientrare nel cosiddetto “welfare aziendale”, con costi a carico dell’INL. Ne enumeriamo alcune, giusto per intenderci.

Considerato che ci sono molti lavoratori pendolari, si potrebbe pensare a una convenzione sia per i treni ad alta velocità che sulle tratte locali, anche nell’ottica di agevolare il lavoro a distanza del personale.

Nell’ottica di ridurre l’uso dell’auto e incentivare il ricorso al trasporto pubblico locale, perché non avviare una discussione con le compagnie di trasporto locale perché prevedano prezzi scontati per i dipendenti dell’Ente?

Sempre riguardo ai mezzi di trasporto, visto l’uso delle auto private particolarmente da parte degli ispettori (anche se non sono i soli), sono ipotizzabili sconti sull’acquisto o sul leasing di auto, posto che l’uso promiscuo, ossia per lavoro e scopi personali, ne aumenta l’usura.

Allo stesso modo, considerato l’obbligo di avere una assicurazione sulla responsabilità civile per il veicolo, si può immaginare una convenzione con compagnie assicurative per tariffe agevolate ai dipendenti.

Attendiamo che finalmente l’INL si decida a riconoscere buoni pasto anche durante i giorni di lavoro agile ma, nel frattempo, perché non prevedere convenzioni con catene di ristoranti per pasti a costi agevolati?

Da ultimo, visto quanto accaduto di recente al collega presso la sede di Como, sarebbe utile pensare a una polizza integrativa dell’INAIL, a totale carico dell’Amministrazione, nei casi in cui l’Istituto non risarcisca il danno perché non se ne ravvedono le condizioni, ma vi è comunque una situazione grave.

Insomma, il tema dell’aumento delle risorse economiche resta centrale e su questo nelle prossime settimane riprenderemo a incalzare il vertice del Ministero e anche quello dell’INL perché se ne interessi. Se però si vuole rendere appetibile l’INL, vi sono anche altre strade che si possono/devono battere, al fine di rendere concreto il concetto di “benessere organizzativo”. Altrimenti, non ci sarà da lamentarsi se chi vince un posto di lavoro in questo Ente preferisce rinunciare a prendervi servizio o, dopo un po’, lo abbandona per altri Enti più avveduti e lungimiranti.

Coordinatore nazionale FP CGIL – INL

Matteo Ariano

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