Polizia Penitenziaria – Due Poliziotti finiti in ospedale per traumi alla testa nel carcere di Terni

03 Marzo 2024

“Due Poliziotti penitenziari in servizio nel carcere di Terni sono ricorsi alle cure in ospedale per accertamenti dopo aver battuto violentemente la testa a seguito dell’aggressione avvenuta ieri mattina da parte di due detenuti nordafricani che pretendevano di ricevere più metadone durante la somministrazione della terapia nell’infermeria del penitenziario. Uno dei Poliziotti, quello in condizioni più gravi, in passato è già stato vittima di altre aggressioni. Sembrerebbe che i due, successivamente, abbiano coinvolto ulteriori reclusi che si sono uniti per dare corso ad una spedizione punitiva presso un’altra sezione detentiva.”.

Claine Montecchiani, Dirigente Sindacale FP CGIL Polizia Penitenziaria di Terni riassume così la mattinata di ieri nel carcere di Terni: “Su 45 Poliziotti in servizio in un singolo Reparto si registra un elevatissimo ed anomalo tasso di morbilità che è conseguenza non solo delle lesioni ricevute dall’escalation di violenza ma anche indice del malessere lavorativo e del senso di abbandono. Nel carcere ternano sono previsti 240 Poliziotti, ma in realtà la forza lavoro disponibile è di 195 persone, senza contare le assenze di quelli in convalescenza per aggressioni da parte di detenuti che ormai si fronteggiano tra bande rivali per assumere maggiore potere all’interno delle Sezioni detentive. I Poliziotti non solo lavorano in condizioni di assoluta compressione dei diritti contrattuali ma gli è negato il fondamentale diritto alla incolumità fisica. Una situazione sfuggita al controllo dei vertici del carcere – continua Montecchiani – dove sono presenti circa 540 detenuti su 420 previsti (128% di affollamento) e dove il 21% è composto da popolazione detenuta straniera”.

Per Valentina Porfidi Segretaria Generale Fp Cgil Terni e Mirko Manna, Fp Cgil Polizia Penitenziaria: “Oltre al personale di Polizia Penitenziaria, domani nessun altro lavoratore pubblico si recherà nel proprio posto di lavoro avendo la certezza di essere esposto a gravi aggressioni per i motivi più disparati da parte di una popolazione di persone con problemi psicologici sui quali lo Stato sta annaspando senza mettere in atto reali soluzioni oltre alle esternazioni-spot di Ministro, Sottosegretari e vertice dipartimentale. Manca una politica di gestione reale dei problemi reali nelle carceri e a farne le spese sono i Poliziotti penitenziari che ancora si recano al lavoro per il solo senso dello Stato e del dovere. E’ inutile propagandare best-practices, tornei di scacchi, fantomatici calcoli di sconti di pena se poi nel concreto della gestione quotidiana, un Poliziotto deve passare la giornata in ospedale per colpa di detenuti psicolabili sui quali lo Stato ha perso il controllo, e delega la Polizia Penitenziaria a subirne le conseguenze, succeda quel che succeda. Servono soluzioni e strategie politiche, spot propagandistici su qualche decina di detenuti che dipingono murales o rispondono ai call-center dal carcere”.

La FP CGIL Polizia Penitenziaria augura ai due colleghi coinvolti ieri una pronta guarigione e sollecita un incontro urgente con le autorità competenti per discutere le questioni sollevate, definire un piano d’azione. La sicurezza dei lavoratori è la nostra massima preoccupazione e richiede l’attenzione immediata delle istituzioni responsabili.

Terni, 3 marzo 2024

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