Roma, 23 mag – “Nel settore pubblico la produttività non è legata all’incremento di profitto ma al benessere collettivo. E’ la missione stessa della pubblica amministrazione, che è diversa rispetto al soggetto privato. E’ un errore vincolare gli investimenti nella P.a. esclusivamente a parametri che non sono pensati per la P.a. ma mutuati dal settore privato. La generazione di valore pubblico è diversa e molto più alta, in termini esponenziali, per la ricchezza del Paese. L’amministrazione pubblica, infatti, regola il funzionamento del Paese ed è funzionale e predittiva rispetto ai processi di crescita. Tutto questo dovrebbe comportare un investimento maggiore nel lavoro pubblico e un riconoscimento professionale maggiore di chi opera nel settore pubblico”.
Lo ha detto la segretaria generale di Fp Cgil Serena Sorrentino nel corso del convegno “Competenze e contratti per il mondo del lavoro che cambia” a Forum P.a. 2024, a Roma.
“Attualmente mancano nella strumentazione di chi amministra la P.a. tutte quegli strumenti che aiutano a migliorare prestazione lavorativa, gli ambienti di lavoro, la valorizzazione professionale a partire dal benessere organizzativo alle carriere. Questo – ha aggiunto – è un elemento su cui lavorare. Quanto all’intelligenza artificiale, è un valore aggiunto ma dietro ha sempre il fattore umano. Non solo non possiamo parlare di fungibilità tra AI e lavoro delle persone, ma nella P.a. la natura dei servizi è incardinata nelle competenze del fattore umano e quindi l’innovazione è da pensare prevalentemente dal punto di vista organizzativo”.
Secondo Sorrentino, “è inutile parlare di performance, di misurazione dell’attività amministrativa se poi non realizziamo le necessarie flessibilità nell’organizzazione del lavoro e garantiamo la partecipazione di lavoratrici e lavoratori alla costruzione dell’attività amministrativa, con l’obiettivo di aumentare la produttività e la capitalizzazione del valore sociale prodotto dalla P.a. come bene comune. E’ questa la grande sfida che abbiamo davanti”.
“Di fronte ad una P.a. statica, non sempre in grado di cogliere la sfida dell’innovazione, una percezione delle nuove generazioni, che hanno competenze avanzate, di scarsa fascinazione di fronte alla P.a. non è semplicemente un rischio: è quello che sta accadendo nella realtà”, ha proseguito Serena Sorrentino, che ha concluso: “servono risorse per aumentare in modo adeguato le retribuzioni e restituire ambiti di potere alla contrattazione collettiva”.