La grande novità del 2024, l’indice di produttività calcolato sui soli modelli “a elevato impatto” (ve li ricordate i prodotti STAR?), nelle intenzioni della DC Pianificazione avrebbe dovuto aumentare il valore pubblico generato dall’Ente.
Dopo appena un anno, la linea strategica è andata in soffitta, segno che il tanto declamato legame fra modelli STAR e Valore Pubblico era un auspicio più che un dato di fatto.
Al netto delle cicliche neutralizzazioni, la produttività torna così ad essere calcolata su tutti i modelli che fanno produzione.
Ma non è l’unico passo indietro fatto dall’Amministrazione. Anche sull’indice di deflusso registriamo una giravolta.
Nel 2024, con una previsione contenuta nella determina direttoriale n. 28 del 28 febbraio, era stato stabilito che “nel calcolo dell’indice di deflusso è esclusa la sussidiarietà”. Una disposizione diversa da quanto previsto dal Sistema di Misurazione della performance, laddove si evidenziava come la produzione effettuata in regime di sussidiarietà sarebbe stata rendicontata al fine di “attribuire il deflusso alla sede sussidiata e la produttività alla sussidiante”.
Ebbene, con la Determina direttoriale n. 29 del 28/02/2025, quella che per intenderci fissa gli obiettivi per l’anno corrente, sparisce la linea precedente: il deflusso torna cioè ad essere calcolato alla vecchia maniera. La posizione che come FP CGIL, soli al tavolo, avevamo espresso un anno fa.
Si torna al passato ma non si dice, facendo finta che il confronto sindacale non ci sia mai stato.
Ricordiamo che se esprimiamo preoccupazione su questi temi non è per veti preconcetti, ma perché indice di produttività e deflusso sono due elementi che entrano nel calcolo dell’incentivo ordinario, risorse appannaggio delle lavoratrici e dei lavoratori.
Continuiamo a insistere, sempre più convintamente, sulla necessità e sull’opportunità di assegnare alle organizzazioni sindacali un profilo da consulter con riferimento agli applicativi per il monitoraggio degli obiettivi di produzione. È una questione di trasparenza su cui, ancora, attendiamo risposta.
Coordinatore nazionale FP CGIL INPS
Giuseppe Lombardo