Dl Pa: Fp Cgil, aumenti 480 euro per dipendenti ministeri? Servirebbero 500 milioni

13 Maggio 2025

“L’incremento per il personale dipendente dei ministeri riportato su alcuni organi di stampa, per come è stato calcolato, costerebbe 500 milioni di euro, altro che i 190 stanziati dal DL PA 2025, da distribuire tra Ministeri e Presidenza del Consiglio dei ministri, sia per il personale del comparto che per i dirigenti. Saremmo ben contenti se il Ministro Zangrillo avesse messo a disposizione quelle risorse per la tornata contrattuale 2022-2024 delle Funzioni centrali, ma non è stato così e ora venirci a raccontare che i funzionari del Ministero della giustizia arriverebbero a prendere fino a 480€ al mese in più, che sarebbero pari a 3 volte l’aumento del contratto a perdere sottoscritto da alcune organizzazioni sindacali, è una bufala bella e buona”.
Lo scrive in una nota il segretario nazionale Fp Cgil, Florindo Oliverio.

“Le nostre rivendicazioni sul punto sono chiare: bisogna completare il percorso di riallineamento delle indennità di amministrazione (una quota specifica del salario accessorio) a quelle delle Agenzie fiscali. Ricordiamo che il maggiore valore delle indennità di amministrazione delle agenzie fiscali fu frutto della contrattazione integrativa che raddoppiò i valori iniziali spostando risorse dal fondo unico di amministrazione. Per questo – prosegue la nota – chiediamo oggi di scorporare il 50% di quei valori a carico dei fondi di contrattazione integrativa per liberare risorse per la valorizzazione professionale. Infine chiediamo di autorizzare gli enti pubblici non economici ad effettuare i medesimi incrementi con risorse a valere sui propri bilanci”

“Solo con il CCNL 2019/2021 vi furono le tabelle di allineamento all’interno dei soli ministeri di questa indennità ma subito dopo è ripartita la disparità di trattamento con disposizioni spot di questo o quel ministro per i ‘suoi’ dipendenti. Anche per questo, per evitare ulteriori e nuove disparità, non è più rinviabile il definitivo superamento del tetto ai fondi di contrattazione integrativa del 2017 che fissano il valore dei fondi al 2016, ben 9 anni fa”, conclude Oliverio.

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto