Si è tenuta oggi una riunione con l’Amministrazione avente ad oggetto le misure di welfare ed in particolare l’accordo sui sussidi. L’accordo è stato presentato in versione rivista rispetto alla scorsa riunione in cui avevamo proposto alcune modifiche anche relativamente alla maggior distribuzione del fondo per favorire i redditi medio bassi che risultano rimodulate come di seguito indicate:
Fino a €25.000,00 attribuzione dell’intero importo spettante;
Da €25.001,00 a €35.000,00 attribuzione del 90% dell’importo spettante; Da €35.001,00 a €45.000,00 attribuzione del 75% dell’importo spettante; Da €45.001,00 a €50.000,00 attribuzione del 60% dell’importo spettante; Oltre €50.000,00 attribuzione del 30% dell’importo spettante.
Tra le novità accogliamo favorevolmente l’introduzione di una voce dedicata alle spese per l’istruzione dei dipendenti, sussidiabili qualora si acceda alla formazione universitaria (corsi di laurea a ciclo unico, triennale o magistrale, master di I o II livello) non usufruendo di benefici erogati da Enti pubblici o privati.
Abbiamo chiesto all’Amministrazione di rendere chiaro nell’accordo che il beneficio è applicabile anche alle seconde lauree e di inserire anche attività formative che possano accrescere le competenze personali e professionali dei dipendenti come i corsi di lingua straniera, nonché il riferimento a spese per attività sportive e culturali che a vario titolo contribuiscono al benessere personale. L’amministrazione ha anzitutto chiarito che è possibile presentare giustificativi relativi alle spese sostenute anche per le seconde lauree, modificando il punto dell’accordo dedicato per apportare maggior chiarezza e, a causa dell’esiguità delle risorse disponibili, ha accolto parzialmente la nostra proposta relativa alle altre voci di spesa, identificando come spese rimborsabili i costi degli esami per ottenere le certificazioni linguistiche. Ci sembra solo il primo passo utile a rendere i sussidi uno strumento davvero significativo per le lavoratrici ed i lavoratori dell’Amministrazione per cui ci aspettiamo che a seguito della disponibilità di risorse maggiori si torni a discutere dell’ampliamento delle spese ammesse a sussidio sia per le lavoratrici e i lavoratori, che per i loro familiari.
Rispetto all’accordo sussidi 2024, l’Amministrazione ci ha riferito che a seguito di ulteriori richieste di integrazione da parte dell’ufficio centrale di bilancio, si è riunita in data odierna la Commissione competente; seguiranno pertanto aggiornamenti.
Sul tema della formazione obbligatoria abbiamo sottoposto nuovamente all’Amministrazione alcuni problemi oramai noti:
Scarsa qualità della formazione presente sul portale Syllabus. Effettuare ore di formazione con la Piattaforma non è una passeggiata così come non lo è il riconoscimento delle stesse dato che i test spesso non risultano fedeli al corso con conseguente mancato riconoscimento delle ore che sono state dedicate. L’Amministrazione ci ha riferito di aver già interessato il Dipartimento della Funzione
Pubblica di questo ed altri problemi che emergono nell’uso del sistema e nell’accesso alle sessioni formative;
Corsi Sna: molti colleghi segnalano che pur avendo provato ad iscriversi a più corsi dopo aver ricevuto l’autorizzazione del Dirigente, non sono stati ammessi agli stessi per raggiunta capienza dei posti disponibili. Anche per questo motivo abbiamo chiesto, ancora una volta, di accrescere il ventaglio dei corsi disponibili, ma ribadiamo anche la necessità di semplificare la partecipazione ai corsi della SNA, rendendo possibile la valorizzazione del tempo di percorrenza come servizio esterno nei casi in cui il corso non copra l’intera giornata, ma la maggior parte delle ore di lavoro come avviene in altre Amministrazioni del comparto.
Sarebbe, inoltre, necessario garantire la partecipazione ai corsi SNA al personale di area II oltre che di area III, a cui ad oggi sono destinati soltanto i corsi erogati dalle Piattaforme digitali (se afferenti a due Dipartimenti su tre). L’Amministrazione ci ha comunicato che al fine di ampliare l’offerta formativa renderà disponibili moduli formativi rivolti all’area degli assistenti, dei funzionari e dei dirigenti e sta verificando la possibilità di accedere ad un corso in modalità blended fornito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze tramite convenzionamento. Auspichiamo, quindi, che queste attività formative siano disponibili al più presto al fine di agevolare la partecipazione a strumenti formativi più utili, strutturati e davvero accessibili al personale dell’Amministrazione.
Altro tema strettamente connesso all’offerta formativa è relativo ai corsi di Change Management riservati sinora ai colleghi del Dipartimento Lavoro: abbiamo chiesto se le ore di formazione saranno valorizzate ai fini del raggiungimento delle 40 ore obbligatorie perché come già sottolineato nel comunicato del 25 marzo u.s. ci sembrerebbe assurdo non riconoscerle dopo aver richiesto l’impegno ai colleghi nell’orario di servizio senza alleggerirne il carico di lavoro, oltre a notizie sull’estensione di questi corsi alle colleghe ed ai colleghi degli altri Dipartimenti.
L’amministrazione ci ha riferito che ad oggi non è stata trovata una soluzione per garantire l’ampliamento dei corsi ai colleghi degli altri due Dipartimenti e questo pregiudica la validità della formazione eseguita dai colleghi del Dipartimento Lavoro. In merito ci aspettiamo che i Dipartimenti e le Direzioni Generali interessate riescano a garantire sia la diffusione della medesima formazione a tutto il personale per garantire pari opportunità a tutte e tutti ed il riconoscimento di ore preziose che i colleghi hanno già dedicato alla formazione e che sarebbero ulteriormente sottratte all’orario di lavoro a scapito di tutte le parti coinvolte.
Ci aspettiamo su questo un aggiornamento a stretto giro a beneficio di tutti i lavoratori dell’Amministrazione e della loro crescita professionale.
Abbiamo colto l’occasione per chiedere notizie sull’aumento del Frd. L’Amministrazione ci ha informato che l’emendamento al DL PA in cui si chiedeva un ammontare di cinque milioni da destinare al fondo risorse decentrate non è presente nell’ultima versione del DL. Il Ministero ha quindi già provveduto a richiedere a Funzione Pubblica che con il DPCM con cui si provvederà a ripartire i 190 milioni destinati all’adeguamento dei trattamenti accessori, stanziati dallo stesso decreto, siano attribuiti 5 milioni al Mlps.
Abbiamo riferito all’Amministrazione che questa è l’ultima possibilità a cui leghiamo la nostra azione sindacale; non staremo a guardare mentre le lavoratrici e i lavoratori di questo Ministero continueranno ad essere ignorati nonostante gli sforzi profusi ad ogni livello.
Abbiamo poi chiesto chiarimenti immediati sull’uscita del bando relativo alle stabilizzazioni del personale del Pnrr e del bando relativo alle progressioni orizzontali. Abbiamo inoltre chiesto quando avverrà l’erogazione degli arretrati relativi al differenziale stipendiale dovuto ai colleghi che hanno effettuato il passaggio d’area con le progressioni verticali in deroga. L’amministrazione ha riferito che entro giugno saranno erogati gli arretrati per il personale che ha effettuato il passaggio d’area con le progressioni verticali, mentre il bando delle progressioni orizzontali uscirà entro il 15 giugno. Il bando relativo alla stabilizzazione dei colleghi PNRR uscirà invece nelle prossime settimane.
Infine, abbiamo chiesto aggiornamenti sulla situazione logistica del Ministero e sulle opzioni in campo per le possibili nuove sedi. Con l’occasione abbiamo anche ribadito la situazione del sesto piano di via Veneto, dove i colleghi lavorano tra i fumi e le polveri del cantiere in corso. Chiediamo che, sulla base del calendario dei lavori, sia previsto lo spostamento dei colleghi in altri uffici nei giorni in cui le lavorazioni siano particolarmente invasive e rendano l’ambiente insalubre o l’applicazione del lavoro agile in deroga agli accordi sottoscritti data la possibilità prevista dal regolamento vigente. Giova ricordare che il rispetto delle condizioni minime in materia di salute e sicurezza dovrebbe essere scontato in tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati, figuriamoci al Ministero del Lavoro.
L’amministrazione si è mostrata disponibile ad attenzionare il tema che al momento si limita al sesto piano di Via Veneto, ma a stretto giro potrebbe interessare molti uffici della sede di Via Flavia per cui chiediamo di essere costantemente informati sull’evoluzione dei lavori anche in questa sede.
L’Amministrazione non ha fornito elementi ulteriori rispetto alla situazione logistica generale su cui restiamo in attesa di aggiornamenti al più presto.
Con riferimento al processo di riorganizzazione, l’Amministrazione ci ha comunicato che saranno pubblicati a breve gli interpelli dei dirigenti di II fascia per chiudere le procedure entro giugno.
Coordinatrice nazionale MLPS FP CGIL FP CGIL Nazionale
Alessandra Pone Matteo Ariano