Giustizia, DAP – Affettività in carcere – Sentenza n.10/2024 della Corte Costituzionale – Prime linee guida – Osservazioni

29 Maggio 2025

Al Capo DAP Ufficio Capo del Dipartimento Ufficio I – Segreteria Generale
segreteriagenerale.dap@giustizia.it

Al Direttore Generale Detenuti e Trattamento
Ufficio I Affari generali
prot.dgdt.dap@giustiziacert.it

Al Direttore Generale del Personale Ufficio I – Segreteria Generale
direttoregenerale.dgp.dap@giustizia.it

e p.c.

Direzione Generale del Personale Ufficio III – Relazioni Sindacali
relazionisindacali.dgp.dap@giustizia.it

Oggetto: Sentenza n.10/2024 della Corte Costituzionale – Affettività in carcere – Prime linee guida per i Provveditori, Direttori e Comandati di Reparto. Osservazioni.

In merito alla circolare GDAP01644287.U del 11 /04/2025 a firma del Capo del Dipartimento f.f. dott.ssa Lina Di Domenico, appare doveroso da parte di questa O.S. fare alcune osservazioni.

La sentenza n.10 /2024 della Corte Costituzionale sancisce che il colloquio intimo costituisce una legittima espressione del diritto all’affettività e rientra in un diritto soggettivo riconosciuto al detenuto. Tale diritto rientra in un interesse individuale protetto dall’ordinamento giuridico. La Corte Costituzionale precisa che tale diritto può essere negato solo per ragioni di sicurezza o per ragioni giudiziarie.

La natura giuridica dei colloqui intimi è giustamente ricondotta alla normativa dei colloqui con i familiari che trova applicazione nell’art 37 del Regolamento di Esecuzione di cui al DPR 230/2000.

Secondo il dettame legislativo i colloqui con i familiari sono decisi esclusivamente dall’A.G. procedente in caso di imputati e dalla Direzione dell’Istituto Penitenziario dopo la sentenza di primo grado.

L’attuale ordinamento non prevede che la Direzione assuma il parere del GOT o del GOTA o dello Staff multidisciplinare per autorizzare o meno i colloqui, rientrando questi in un diritto soggettivo che, per essere esercitato, necessita di controllo sulla documentazione necessaria da produrre da parte del detenuto.

In analogia, rientrando il colloquio intimo nei colloqui con i familiari, non si comprende il perché sia necessario il parere di un gruppo di osservazione eventualmente allargato, quando la competenza è esclusivamente della Direzione dell’Istituto. Addirittura si auspica una relazione di sintesi al termine dei sei mesi dalla richiesta del colloquio intimo.

L’istruttoria di una pratica non è un parere ma una mera raccolta di informazioni indispensabili all’ Autorità Dirigente per decidere. Emerge invece che quello che è un diritto si trasforma in premialità stravolgendo completamente il concetto espresso dalla Corte Costituzionale che vede l’esclusione di un diritto soggettivo motivato solo da ragioni di sicurezza.

Va oltremodo segnalato, a tutela della dignità del singolo detenuto, che un parere espresso sulla concessione di un colloquio intimo da un gruppo allargato, seppur direttamente coinvolto nella fase di reinserimento, possa creare un forte imbarazzo nel soggetto e nella famiglia essendo per definizione, un’intimità che deve essere garantita e tutelata dall’Istituzione.

Appare inoltre doveroso segnalare che il parere espresso dal Got anche nell’essenzialità numerica di un gruppo, sovraespone il ruolo dei FGP che, trascorrendo parte della giornata lavorativa all’interno delle sezioni, sarebbero ulteriormente esposti a pressioni nonché a rivendicazioni in caso di diniego, da parte della popolazione detenuta.

Si chiede per tanto un’urgente rivalutazione delle linee guida poiché si ritiene che l’impostazione della circolare stravolga il concetto di diritto soggettivo, così come sancito dalla Corte Costituzionale, a favore di una concezione premiale.

Si chiede conseguentemente di investire le Direzioni della responsabilità in ordine alla decisione di autorizzazione dei colloqui intimi svincolando tale decisione da ogni parere che questa O.S. non solo ritiene illegittimo, ma pericoloso per l’incolumità di tutti gli operatori penitenziari.

Si ringrazia e si porgono Distinti saluti

per la FP CGIL

il coordinatore nazionale FC DAP
Roberto Mascagni

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