INPS – Professionisti: dal CCNI ai livelli.. e si sbloccano gli incentivi per le funzioni tecniche

03 Giugno 2025

Dopo una lunghissima gestazione è stata finalmente raggiunta l’intesa sul contratto integrativo per il 2024 dei professionisti. È un contratto cui si perviene con grandissimo ritardo, ad anno abbondantemente scaduto, sebbene la prima convocazione sia datata marzo ‘24.

Un contratto che abbiamo deciso di sottoscrivere ma che delude, per certi aspetti, le attese che riponevamo nel confronto: prima fra tutte la revisione solo parziale della disciplina delle maggiorazioni della retribuzione di risultato.

Grazie al rifiuto opposto per mesi a una serie di innovazioni non condivisibili introdotte unilateralmente dall’Amministrazione, si è riusciti infine a garantire:

  • l’equiparazione delle maggiorazioni della retribuzione di risultato per tutte le famiglie (25%);

  • la diminuzione dal 4% al 3% del fondo per l’incentivo alla mobilità territoriale, con conseguente liberazione di risorse;

  • un aumento di 600 euro annui della indennità di funzione per tutti i professionisti.

Siamo riusciti, inoltre, a ottenere l’impegno formale dell’Amministrazione ad attivare entro termini certi (30 giorni) un tavolo tecnico volto:

  • all’aggiornamento dei criteri per il riconoscimento delle maggiorazioni sulla retribuzione di risultato, in modo tale che queste siano destinate a compensare effettivamente situazioni di maggiore gravosità della prestazione lavorativa, riducendo al massimo i margini di discrezionalità;

  • alla rimodulazione della indennità di funzione professionale, in correlazione con le accresciute responsabilità dei professionisti dell’INPS.

Non abbiamo condiviso quella che sin dall’inizio è stata prospettata come una priorità della controparte, ossia per i soli coordinatori generali l’introduzione di una specifica maggiorazione della retribuzione di risultato e l’aumento della indennità di coordinamento. Misure che avrebbero potuto attendere l’esame in sede di tavolo tecnico, con una più ampia ricognizione delle risorse del fondo per la retribuzione accessoria (risorse, come noto, cristallizzate pur a fronte della ripresa delle assunzioni).

Sui livelli differenziati di professionalità, a margine della trattativa, l’Amministrazione ha informato che la procedura per l’attribuzione del secondo livello differenziato di professionalità bandita nel 2024 è in dirittura d’arrivo. Prima della pausa estiva dovrebbe procedersi alla chiusura di quella procedura e a bandire la selezione 2025, per l’attribuzione dei posti liberi alla data del primo gennaio di quest’anno.

Sugli incentivi alle funzioni tecniche dell’Istituto, come da noi più volte sollecitato, da ultimo il 5 maggio scorso, è stata finalmente emanata la Circolare n. 97 del 28/5/2025, che fornisce le istruzioni operative per la corresponsione. Sarà così data finalmente attuazione a quelle prescrizioni che, fin dalla cd. legge Merloni del 1994, prevedono il riconoscimento di compensi a fronte dello svolgimento di determinate attività finalizzate alla conclusione di affidamenti inizialmente solo di lavori, oggi anche di servizi e forniture, in deroga al principio di onnicomprensività della retribuzione. Materia sulla quale l’Istituto, adeguandosi via via alle modifiche normative che si succedevano, dopo un lungo confronto ha infine emesso, con determinazione commissariale n. 98 del 14 dicembre 2023, il Regolamento apposito.

Vigileremo sul definitivo superamento delle problematiche che fino ad oggi non avevano consentito, anche nei precedenti regimi normativi, l’erogazione di tali risorse al personale avente diritto.

FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

Giuseppe Cipriani

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