Al Presidente Avv. Gabriele Fava Alla Direttrice Generale
Al Direttore Centrale Risorse Umane
per il tramite del Dirigente Area Relazioni Sindacali
OGGETTO: Proiezione bandiera Palestina sui palazzi INPS e attivazione raccolta per MSF
«È indispensabile che l’esercito israeliano renda accessibili i territori della Striscia all’azione degli organismi internazionali, rendendo possibile la ripresa di piena assistenza umanitaria alle persone».
Con queste parole, alla vigilia del 2 giugno, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha commentato quanto sta avvenendo lungo la striscia di Gaza, definendo “grave l’erosione dei territori attribuiti all’Autorità nazionale palestinese”.
Una presa di posizione pubblica, quella espressa dal Capo dello Stato, che spezza i silenzi tattici che scandiscono il dibattito politico sul conflitto mediorientale.
Di fronte a una violenza senza quartiere, che continua a mietere vittime civili; di fronte all’uso sistematico della privazione del cibo quale parte di una strategia bellica; di fronte al bombardamento delle strutture sanitarie e dei presidi medici; di fronte a tutto ciò, la scrivente organizzazione ha già chiesto l’immediato cessate il fuoco e la condanna – internazionale ed europea – dei crimini di guerra, ormai invisibili solo agli occhi di chi sceglie deliberatamente di voltare lo sguardo da un’altra parte.
Per tale ragione, consci del dramma in corso, scriviamo ai vertici di questo Ente chiedendo un atto di sensibilità verso ciò che accade in una terra così vicina e così martoriata, perché
sia spezzata la spirale di violenza che ha ormai annichilito anche la speranza di un futuro di pace per entrambi i popoli.
Come avvenuto in occasione dell’anniversario dell’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, chiediamo che anche i palazzi delle istituzioni in cui operiamo come lavoratrici e lavoratori pubblici possano tingersi dei colori della bandiera palestinese.
Una proiezione solidale, che ha lo scopo di accendere letteralmente un riflettore per testimoniare la sensibilità della nostra comunità alle ragioni di chi, inerme, vive un dramma senza fine.
Certi che il nostro appello non cadrà nel vuoto e che possa essere condiviso trasversalmente dalle organizzazioni sindacali tutte, si porgono i più cordiali saluti e si rimane in attesa di riscontro.
Giuseppe Lombardo