INL, Unitario – Il lavoro inflessibile

25 Giugno 2025

Intendiamo prendere posizione comune sulle notizie che giungono dalla riunione dell’Organismo Paritetico per l’Innovazione e sugli effetti che certe proposte presentate dall’Amministrazione in materia di lavoro agile potrebbero avere sulla vita delle lavoratrici e lavoratori dell’INL.

Sembrerebbe che il nuovo regolamento sia molto più restrittivo dell’attuale: ad esempio, si toglierebbe la possibilità di cumulare i giorni di lavoro agile nel corso del mese, si renderebbero proporzionali e non consecutive le giornate di lavoro agile rispetto a quelle in presenza, si toglierebbe la possibilità di smart-working il lunedì e il venerdì, salvo casi eccezionali (bisognerebbe essere sul letto di morte, forse, o non basta?), si ridurrebbero i giorni di lavoro agile per il personale ispettivo (e ti pareva non ci fosse la norma contro gli ispettori).

Il tutto, immaginiamo, nell’ottica di migliorare il benessere dei dipendenti e rendere più attrattivo l’INL. Quindi, a fronte di Enti che utilizzano il lavoro agile come leva organizzativa per migliorare la produttività (sviluppo, questo, avvenuto all’INL grazie all’attuale regolamento) e come strumento per invogliare i lavoratori a prendere servizio o a non andarsene, INL sembrerebbe pronto a istituire un nuovo strumento: IL LAVORO INFLESSIBILE. Uno strumento che darà certamente i suoi frutti nell’aumentare la conflittualità interna alle sedi, il malessere organizzativo, indebolire la conciliazione tra esigenze di vita e di lavoro e favorire dimissioni e rinunce alla presa di servizio.

O forse la necessità di questi correttivi nasce dall’incapacità dell’Amministrazione di vigilare sul rispetto dell’attuale regolamento da parte degli uffici territoriali e, quindi, si pensa di far fronte a evidenti carenze organizzative con la restrizione del lavoro agile per tutto il personale??? Da applausi, davvero!!!

Insomma, pur di non assumersi le responsabilità della gestione (perché hanno il ruolo di dirigenti, ancora non si capisce?!?), si preferisce azzerare di fatto l’istituto, penalizzando tutto il personale.

Ogni volta si pensa che al peggio ci sia un limite, invece…

Da parte nostra comunichiamo senza mezzi termini che passi indietro sul lavoro agile determineranno la proclamazione di un nuovo e più articolato STATO DI AGITAZIONE, con l’adozione di tutte le forme di lotta capaci di bloccare il raggiungimento degli obiettivi strategici dell’INL, visto che la pazienza delle lavoratrici e dei lavoratori dell’INL, dopo l’esclusione “politica” dall’incremento FRD, ha un limite che si è già ampiamente superato.

                                                               FP CGIL                     UIL PA                        USB PI

                                                         Matteo ARIANO         Ilaria CASALI          Giorgio DELL’ERBA

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