01 Luglio 2025

Care colleghe, cari colleghi,

forti del nostro risultato elettorale, possiamo affermare con certezza che fin da subito ci siamo impegnati nella risoluzione delle molte problematiche in agenda, spesso urgenti e in attesa di risposte da tempo; abbiamo lavorato per far sentire all’amministrazione la nostra – la vostra – voce, che è stata udita chiaramente durante le operazioni di scrutinio delle ultime RSU.

Insieme CGIL e UIL, rappresentano oltre il 45% degli elettori su base nazionale e sono maggioranza nella sede centrale così come in molti ispettorati, vantando inoltre presenza consolidata e significativa di iscritti, che conferma la nostra rappresentatività sostanziale.

Risulta pertanto fondamentalmente antidemocratico non ascoltare le istanze che vengono dalla nostra funzione di rappresentanza dei dipendenti che ci hanno scelto.

Abbiamo sollecitato l’amministrazione su vari fronti, a partire dal pagamento delle posizioni organizzative, ancora in sospeso, e dalla necessità di risposte concrete su questioni rimaste inevase. Tra queste ricordiamo il Regolamento sul nuovo orario di lavoro, l’iter relativo alle previste PEO, per le quali ci aspettiamo una procedura di partecipazione e selezione massimamente trasparente e che punti a valorizzare il personale con criteri di merito.

Le nostre ripetute insistenze di chiarimenti ufficiali sul fronte dei buoni pasto in smart working, che dopo gli annunci trionfalistici sulla intranet erano spariti, hanno avuto il risultato sperato esclusivamente dal mese di Giugno; infatti, l’amministrazione ha formalizzato l’iter per i pagamenti che si concretizzeranno in questo mese, ad eccezioni dagli arretrati che dovranno attendere una nuova gara senza tempistiche chiare.

Resta per noi una priorità la riforma del regolamento sulla mobilità.

Abbiamo presentato proposte concrete, con l’obiettivo comune di garantire a colleghe e colleghi la possibilità di essere ascoltati e di ricevere risposte, superando logiche divisive che finora hanno penalizzato molti.

Ricordiamo bene che la questione della mobilità è strettamente correlata ad un recupero di attrattività del nostro ministero, che non riesce ad essere competitivo rispetto ad altre amministrazioni o peggio, non riesce a trattenere il personale al suo interno, neo assunto o meno, rendendo, di fatto, impossibile un recupero di efficienza; troppi a tal proposito gli uffici sottodimensionati rispetto alle correlate attività, troppi gli uffici divenuti dei veri e propri ambienti tossici ove è impossibile valorizzare al meglio le competenze di ognuno.

La drammatica carenza di organico, in molte direzioni generali e nei territori, è tema che dovrebbe essere posto al centro delle attenzioni del Ministero.

Alcune graduatorie concorsuali restano inspiegabilmente bloccate, gestite da terzi che, invece di facilitare le procedure, le stanno rallentando ulteriormente, creando uno stallo inaccettabile.

I prossimi pensionamenti creeranno sicuramente grossi problemi di attività ordinaria e senza dubbi sui territori.

Il numero ormai esiguo di colleghi in servizio presso alcune divisioni e ispettorati rende infatti insostenibile la gestione del carico di lavoro individuale, che non accettiamo debba essere risolto con continui ricorsi ad esternalizzazioni ma con una campagna seria di assunzioni mirata anche a livello regionale.

Alla luce delle condizioni di caldo estremo, dei disagi nei trasporti dovuti a cantieri e al sovraffollamento per il Giubileo, torniamo a chiedere con forza di valorizzare e ampliare le postazioni di lavoro decentrate, avvicinando il luogo di lavoro alle esigenze di chi ogni giorno affronta lunghi spostamenti nel caos urbano.

Al contempo, ribadiamo che lo smart working non può più essere considerato una concessione discrezionale del dirigente, ma un diritto regolamentato, sancito sia dal CCNL sia dai regolamenti interni. Serve uscire definitivamente da una logica arbitraria per affermare trasparenza, equità e rispetto delle norme.

Lo smart working sarà inoltre una misura indispensabile in vista dei futuri – e inevitabili – lavori di ristrutturazione e adeguamento che interesseranno le sedi centrali romane, con prevedibili ripercussioni su spazi, logistica e operatività quotidiana.

Accogliamo con favore l’appello del CUG a procedere con un’indagine sul benessere organizzativo e relazionale, richiesta già presentata da noi, oltre che dagli RLS, più di un anno fa, e da sempre sollecitata dalle scriventi OO.SS. e dagli stessi RLS.

Una riflessione amara, ma doverosa.

Non possiamo non commentare – con una punta di ironia – la recente “grande” inaugurazione del bar interno, celebrata come fosse una conquista straordinaria. In una città come Roma, con i costi che

tutti conosciamo e con stipendi sempre più inadeguati, troviamo fuorviante spacciare un servizio ordinario come se fosse un privilegio.

A tal proposito, ci auguriamo che l’apertura della nuova sede dell’EUR, ove è previsto un servizio di ristorazione, aperto anche agli esterni, permetta di godere di prezzi comunque calmierati rispetto a quelli di mercato al di fuori degli spazi ministeriali.

Lo stesso vale per la tanto pubblicizzata apertura della terrazza, descritta come ambiente per “meravigliose pause pranzo”. Nutriamo dubbi sul fatto che quella terrazza venga realmente destinata alla fruizione del personale.

Qualora queste problematiche, per le quali da troppo tempo rivendichiamo una risoluzione, non vengano prese in considerazione, ci riserviamo di mettere in atto tutte le iniziative di protesta a nostra disposizione.

Un caro saluto!

FP CGIL MIMIT                                               UIL PA MIMIT

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