Contratti: CCNL Area Dirigenza Funzioni Centrali Resoconto incontro 10.07.2025

11 Luglio 2025

Si è tenuto ieri mattina, giovedì 10 luglio, il quarto incontro tra ARAN e Organizzazioni sindacali per il rinnovo del CCNL dell’Area della dirigenza delle Funzioni Centrali per il triennio 2022 – 2024.

Il testo presentato continua a essere carente in diversi aspetti, in particolar modo non sembra accogliere nessuna delle numerose proposte formulate dalla FP CGIL al tavolo durante le precedenti fasi negoziali.

Dal punto di vista economico e degli incrementi retributivi delle parti fisse non c’è stato nessun intervento correttivo rispetto alle mancanze sottolineate da parte della nostra delegazione. Si confermano, anzi, percentuali di incremento più basse rispetto al comparto (6% contro il 7,9%), comunque insufficienti a garantire il recupero del potere d’acquisto perso dalle lavoratrici e lavoratori durante il triennio 2022-2024, pari a oltre il 16%.

Per i professionisti si profila addirittura un passo indietro sulla questione aperta relativa al superamento – anche graduale – del meccanismo dei due livelli di professionalità, offrendo una risposta insufficiente che cristallizza le differenze, invece di produrre un avanzamento.

Emerge al tavolo la fretta di voler chiudere il prima possibile questa discussione, anche da parte di alcune Organizzazioni, a scapito delle lavoratrici e dei lavoratori cui si applicherà questo contratto.

E così sul tema degli incarichi ai dirigenti rimane una formulazione inadeguata a tutelare in maniera effettiva il loro diritto all’incarico riconosciuto dal contratto collettivo nazionale, non avendo ARAN preso in considerazione alcuna formulazione alternativa al testo attuale per garantire l’applicazione concreta di questo diritto e rafforzarne l’esigibilità.

Avevamo proposto che il conferimento di un incarico in costanza di rapporto di lavoro con la medesima amministrazione avesse decorrenza, senza soluzione di continuità, dal giorno successivo alla scadenza dell’incarico precedentemente assolto: una semplice formulazione che darebbe concretezza al diritto all’incarico e fungerebbe da deterrente a quei comportamenti omissivi che purtroppo sempre più spesso registriamo nelle Amministrazioni.

O ancora sullo smart working, che porta con sé la questione del favorirne l’utilizzo in amministrazioni sempre più restie all’innovazione organizzativa e il riconoscimento di adeguate compensazioni economiche a fronte delle spese sostenute per pasti, utenze e le eventuali strumentazioni per il personale in regime di lavoro agile regolato dal “tempo di lavoro” e non già dall’orario di lavoro, non si prevede alcunché, generando invece una profonda spaccatura all’interno del comparto con il riconoscimento del buono pasto al personale regolato dall’orario di lavoro.

Permangono le criticità che abbiamo chiesto di affrontare sulla trasparenza e rotazione degli incarichi di coordinamento così come per le posizioni organizzative per i professionisti ENAC, la mancanza di adeguate garanzie a tutela del valore medio della retribuzione di risultato, che viene meno se l’amministrazione decide, nella propria autonomia, di variare il numero e la consistenza degli incarichi aggiuntivi, o ancora sulla prioritaria assegnazione degli incarichi di struttura complessa per i dirigenti sanitari di seconda fascia e continua a mancare la possibilità di portare in contrattazione integrativa i regolamenti sugli incentivi alle funzioni tecniche.

La proposta di Aran è poi ancora incompleta: nel contratto ad esempio sono ancora lasciati in bianco gli articoli su delle ipotesi di incremento delle indennità di specificità medica e sanitaria, su cui aspettiamo ancora di capire quale sarà la proposta e, soprattutto, quanto costerà e quali risorse verranno utilizzate per finanziare questi ipotetici incrementi, fermo restando che è una priorità della FP CGIL l’adeguata valorizzazione economica oltre che professionale del personale dirigente medico e sanitario, nonché dei professionisti medici. Tra l’altro ancora una volta non si prevede nulla in merito al riconoscimento dell’indennità di esclusività per i medici INPS al pari delle colleghe e dei colleghi dell’INAIL che vedono applicato quanto già riconosciuto per i dirigenti sanitari, così come la possibilità conseguente di scelta di esercitare l’attività libero-professionale.

Infine sulla retribuzione di risultato permane una formulazione inserita nella precedente bozza che rischia di andare a detrimento anche di alcune buone prassi delle amministrazioni, che anticipano componenti della retribuzione di risultato connesse alla performance organizzativa, a fronte di adeguate verifiche del conseguimento degli obiettivi organizzativi mediante opportuni stadi di avanzamento.

Per queste ragioni giudichiamo la proposta di ARAN ancora insufficiente e continueremo nella prossima riunione del 29 luglio p.v. a lottare per ottenere migliori condizioni e tutele per il personale

Funzione Pubblica CGIL

Florindo Oliverio – Segretario nazionale

Alessandro Casile – Coordinatore dirigenza FFCC

Andrea Russo – Area Funzioni Centrali

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