Trattativa CCNL Funzioni Locali – 21 luglio 2025

21 Luglio 2025

Si è svolto oggi, 21 luglio, l’incontro con l’ARAN per la prosecuzione della trattativa sul rinnovo del CCNL Funzioni Locali 2022-2024.

Durante l’incontro è stato presentato un articolato che introduce alcune novità, tra cui la proposta scritta di inglobamento di solo il 30% dell’indennità di comparto.

Nella proposta di ARAN i piccoli passi avanti, così come la certezza dei tempi della contrattazione decentrata, non sono ancora sufficienti. Infatti non vi sono soluzioni adeguate — e in alcuni casi risultano peggiorative — come:

Le mancate soluzioni relative al sistema di classificazione:

  • l’inquadramento di tutte le educatrici e delle insegnanti nell’Area dei Funzionari e il mancato riconoscimento della reale equipollenza tra titoli, laurea e diplomi, a partire dagli anni necessari per il passaggio tra le aree;
  • il superamento dell’Area degli Operatori;
  • l’introduzione di un’Area delle Elevate Professionalità;

nonché la proposta peggiorativa sulla cumulabilità tra la maggiorazione del differenziale stipendiale che compensa la permanenza nell’area degli istruttori del personale educativo e scolastico e quella per lo svolgimento di attività per cui è richiesta l’iscrizione ad albi professionali.

Abbiamo riaffermato tutte le richieste contenute nella nostra piattaforma che non trovano attualmente soluzione nella proposta ARAN, evidenziando in particolare:

  • la necessità del riconoscimento del trattamento accessorio durante le ferie;
  • il nostro dissenso rispetto alla soluzione prospettata per il turno festivo infrasettimanale, che offre una risposta solo parziale, riconoscendo la festività a chi non è in turno ma non il riposo compensativo a chi lavora.

Permane una forte distanza sul tema delle risorse economiche. Anche con la proposta di inglobare il 30% dell’indennità di comparto nello stipendio, l’ARAN continua a proporre il “gioco delle tre carte”: toglie risorse dal trattamento accessorio per reinserirle nel trattamento fondamentale tagliando, inoltre, il fondo delle risorse decentrate in pari misura senza consentire il suo rifinanziamento.

Abbiamo attivato ogni tipo di interlocuzione per far comprendere che non è accettabile garantire, in nove anni, un importo inferiore a quello che sarebbe spettato alle lavoratrici e ai lavoratori per il triennio 2022-2024.

Abbiamo sottoposto alle controparti diverse soluzioni tecniche volte a coprire la perdita del potere d’acquisto del salario delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto nel triennio 2022-2024 a fronte di un’inflazione al 16%. Inoltre è necessario un fondo dedicato e finanziato per ridurre le distanze retributive tra i comparti pubblici attraverso l’adeguamento dell’indennità di comparto.

Ora la palla passa al Governo a cui spetta indicare come intenda risolvere il problema salariale per tornare a rendere attrattivo lavorare nelle amministrazioni locali oltre a garantire i servizi sul territorio attraverso un piano straordinario delle assunzioni

Il tavolo è stato aggiornato al 9 settembre.

Segretaria Nazionale FF.LL.

Tatiana Cazzaniga

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