INL, UNITARIO – SMART-WORKING: INCONTRO PROFICUO

23 Luglio 2025

Sono state decine e decine i verbali di assemblea inviati dagli Uffici d’Italia sul tema del lavoro agile.

A seguito di questa importante mobilitazione nazionale, abbiamo richiesto incontro con l’Amministrazione, che si è tenuto nella mattinata del 22 luglio.

Come OO.SS. che all’interno dell’INL possiedono un grado di rappresentatività superiore al 50% abbiamo rappresentato con fermezza all’Amministrazione la nostra netta contrarietà alle modifiche in peius all’attuale regolamento, visti i molteplici punti critici della bozza presentata, come evidenziano i verbali delle numerose assemblee del personale tenutesi.

Abbiamo ribadito che un regolamento – che finora ha funzionato bene – può sicuramente essere rivisto, ma nell’ottica del miglioramento delle condizioni ivi previste per i lavoratori. Non accettiamo incomprensibili passi indietro rispetto al regolamento attuale, che ha comunque consentito sia ai lavoratori che all’INL il pieno raggiungimento degli obiettivi.

Se si sono evidenziate criticità in alcune sedi, è giusto intervenire in quei casi, senza penalizzare tutti e riscrivere in senso peggiorativo le attuali regole.

La scarsa inclinazione di alcuni dirigenti verso il lavoro agile, a favore di una manifesta preferenza della presenza fisica del personale, è un problema culturale che va superato in modo definitivo e non può vedere inaccettabili ritorni al passato.

Questo, infatti, inciderebbe negativamente anche sull’attrattività dell’Ente, posto che il tema del lavoro a distanza è sempre più spesso elemento di scelta della presa di servizio. Noi riteniamo che l’INL si possa rendere attrattivo sia attraverso la leva economica, sia attraverso una organizzazione del lavoro più flessibile e moderna.

Possiamo dire con soddisfazione che l’Amministrazione, su questo punto, ha espressamente dichiarato che avvierà un monitoraggio delle criticità delle singole sedi e non renderà operativa la bozza, rinviandone la discussione ad altro momento.

Se, quindi, quella bozza è stata accantonata possiamo dire che è anzitutto merito delle lavoratrici e dei lavoratori che in queste settimane hanno tenuto tante assemblee e discusso e inviato documenti all’Amministrazione.

Grazie a tutte e a tutti. Naturalmente, continueremo a vigilare perché non vi siano, nei mesi a venire, nuove tentazioni di passi indietro sull’argomento.

Durante l’incontro abbiamo discusso anche il problema dell’ingiusta esclusione dell’INL dall’incremento del salario accessorio previsto per il personale dei Ministeri e della Presidenza del Consiglio dei ministri dalla L. 69/2025 e dal successivo DPCM pubblicato il 16/6/2025. Questa esclusione ci sembra davvero intollerabile e rappresenta un vero e proprio attacco alla dignità di lavoratrici e lavoratori dell’INL e abbiamo chiesto espressamente quali azioni si stiano intraprendendo: ci è stato risposto che sono stati presentati degli emendamenti al Ministero del Lavoro tesi a includere il personale dell’INL, perché li proponga nella prima sede normativa utile.

Non dubitiamo che INL abbia fatto la sua parte, elaborando delle proposte emendative. Ciò di cui continuiamo a dubitare fino a prova contraria, s’intende è la volontà politica del vertice del Ministero di sostenere politicamente tali proposte, in favore dei dipendenti dell’INL. Il silenzio dalle parti di via Veneto continua a essere assordante, oltreché imbarazzante.

Noi ribadiamo che non ci si può far belli sventolando i numeri delle attività dell’INL e poi non tutelare chi garantisce il raggiungimento di quei numeri. Occorre far seguire alle parole i fatti. Altrimenti qualcuno si stancherà …

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