DEFINITO ACCORDO BUDGET DI SEDE 2023
ANCORA IN STALLO L’ACCORDO SULLE P.O.
Nell’incontro nazionale di lunedì 21 luglio scorso tenutosi in ADM è stato definito l’Accordo sul budget di sede anno 2023.
Come FP CGIL avevamo inviato il 02 luglio 2025 una nota formale per sollecitare la chiusura dell’Accordo invitando l’amministrazione anche a rivedere il vincolo del 20% dedicato a specifiche attività che in sede locale ed in molte realtà ha creato non pochi problemi alla contrattazione.
Prendiamo atto positivamente che le nostre sollecitazioni hanno portato sia alla definizione dell’Accordo e sia al superamento dei limiti previsti precedentemente.
Dobbiamo purtroppo registrare negativamente che il tavolo di confronto tra Amministrazione e OO.SS. firmatarie del CCNL non è ancora riuscito a trovare una quadratura sulla definizione delle Posizioni Organizzative (P.O.).
Dopo tutti questi mesi vediamo che anche le OO.SS. firmatarie del CCNL chiedono quanto da noi sempre asserito, ovvero ulteriori fondi a carico dell’Agenzia per finanziare le P.O. perché non si può pensare che la riorganizzazione se la paghino i dipendenti con il loro fondo rispetto all’individuazione di ulteriori figure apicali.
L’auspicio è che, seppur “in zona Cesarini”, si riescano a reperire fondi ulteriori extra fondo da destinare alle P.O. e che le nuove P.O. che saranno individuate siano funzionali alle attività, ai carichi di lavoro, alle responsabilità e al numero di personale da gestire, tutte caratteristiche assenti nella primissima ipotesi presentata a fine anno 2024 dall’Amministrazione.
Di fatto oggi la DT Emilia-Romagna e Marche, a quasi 3 mesi dall’inizio della sperimentazione sulla nuova riorganizzazione, continua ad avere una gestione degli uffici dove il personale per senso di responsabilità si assume l’onere di gestire gli uffici senza nessun riconoscimento economico e tantomeno valido ai fini di possibili prossime progressioni economiche, con un aggravio non indifferente.
Riteniamo tale ritardo non più procrastinabile e pertanto è necessario un cambio di passo nella trattativa per avere altre risorse economiche e un Accordo serio che non sia una ulteriore operazione di facciata o di immagine dell’Agenzia con l’avallo, speriamo di no, di qualche sigla sindacale.