INPS, INFORMATICI: FARE LUCE SUL CAMBIO FAMIGLIA PROFESSIONALE

Doveva essere un’occasione per colmare le storiche lacune dell’Ente, permettendo al personale amministrativo interessato di mettersi alla prova nelle vesti informatiche e tamponando un’esigenza di servizio nelle sedi. Del resto lo avevamo scritto già in passato: gli STT sono i panda dell’INPS, condannati dall’Amministrazione all’estinzione. 

Le premesse per aggiustare la situazione erano quindi tra le migliori, eppure qualcosa è andato storto. Se la quasi totalità delle organizzazioni sindacali storce il naso, è evidente l’insuccesso al termine dell’operazione.

Peraltro già parlare di “termine” è generoso, perché allo stato dell’arte è difficile capire:

• chi ha avuto accesso alla famiglia degli informatici a valle della procedura selettiva?

• Quali requisiti d’accesso sono stati considerati utili?

• Dove troviamo uno straccio di graduatoria?

Su tutto questo è buio pesto e l’Amministrazione non sembra incline a offrire elementi di chiarezza. 

La FP CGIL sollecita trasparenza sul cambio di famiglia professionale che tanti malumori ha lasciato sul campo, perché troppe cose non tornano: a cominciare dal ruolo poco chiaro hanno avuto i territori nella definizione dell’iter.

Richiediamo, dunque, all’Istituto un’operazione verità: serve, e con urgenza, la graduatoria finale (anche per consentire un eventuale scorrimento in futuro), nonché l’indicazione precisa dei criteri adottati per la sua stesura. 

Non ci fermeremo finché non verrà data una risposta.

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS
Giuseppe Lombardo