Il 29 luglio l’Amministrazione ha convocato una riunione sindacale con le OOSS rappresentative del Comparto e della Dirigenza, alla presenza dei Capi Dipartimento, per un aggiornamento sulla riforma e sulle assegnazioni di incarichi ai Dirigenti.
DOTAZIONE ORGANICA
L’Amministrazione ha informato le OOSS che la scorsa settimana la Corte dei Conti ha registrato il DM contenente la dotazione organica che, nei prossimi 60 giorni, prenderà forma in quattro ulteriori decreti, uno per ciascun Dipartimento, come prevede la norma. L’Amministrazione ha garantito il confronto con tutte le Organizzazioni Sindacali sulla redistribuzione del personale nei singoli decreti dipartimentali; né FP CGIL né UIL PA faranno mancare il loro contributo costruttivo, nel precipuo interesse delle lavoratrici e dei lavoratori.
INCARICHI DIRIGENZIALI: LA SITUAZIONE
Quella che segue è la situazione attuale.
Delle 198 posizioni dirigenziali previste dalla dotazione organica nazionale ben 3 sono presso gli UDCM e 20 sono state saturate da bandi internazionali. Restano disponibili 175 posti, 140 dei quali sono stati assegnati. Delle ulteriori 35 posizioni da assegnare, 13 del settore Musei saranno fatte oggetto di un prossimo bando internazionale, pertanto restano da distribuire 22 posti. Non sappiamo quali saranno le modalità di reclutamento: 19 assunzioni sono attese dalle edizioni del Corso-concorso SNA (7 a settembre 2025, 7 nel 2026 e 5 nel 2027). Contestualmente abbiamo richiesto, per l’ennesima volta, l’immissione in ruolo dei 14 idonei al concorso Scuola del Patrimonio, ma al momento – secondo quanto dichiarato dall’Amministrazione – non vi è capienza di posto per tutti. Qualche posto in più si renderà disponibile con i pensionamenti, che ad oggi risultano: 1 posizione nell’anno corrente, 3 nel prossimo anno e 4 nel 2027. Nel recepire i dati come Fp Cgil e UIL PA, abbiamo stigmatizzato il ricorso agli interim, che a nostro avviso equivalgono alla penalizzazione di due Istituti; sembra, evidentemente, che alcune pessime esperienze organizzative del passato non non abbiano insegnato nulla…
Ribadiamo, nuovamente che Siamo per l’assegnazione integrale delle sedi vacanti ai dirigenti, convinti che il ricorso agli incarichi fiduciari possa essere ammissibile solo come soluzione estrema. Sul tema abbiamo anche richiesto per quale motivo siano state lasciate vacanti sedi dirigenziali particolarmente rilevanti, determinando una perdita di chance nelle aspettative professionali dei dirigenti, come i musei autonomi quali Villa D’Este e Ville della Tuscia, a cui a breve altri si aggiungeranno, mentre alcuni di quelli di nuova istituzione (per esempio Musei archeologici di Chieti, ma anche Praeneste e Gabii) non hanno consiglio di amministrazione per l’approvazione del bilancio e scontano ritardi anche per l’ordinaria amministrazione, come il pagamento dei buoni pasto!
L’Amministrazione ha dichiarato che tutti i dirigenti di ruolo hanno avuto un incarico, anche se ad alcuni – una minima percentuale – è stato assegnato d’ufficio; non è stato chiarito se si procederà ad un ulteriore interpello per le posizioni non coperte, in modo da consentire a questi colleghi di accedere a destinazioni più confacenti alle loro esigenze. Fermo disappunto abbiamo espresso per quanto subito da quella porzione di dirigenti che ha avuto un danno parziale dovuto alla sospensione di quota parte della retribuzione di risultato per via del contratto scaduto il 30 giugno e non rinnovato tempestivamente; seppur segnalata, per questa situazione l’Amministrazione – unica responsabile di tale mancanza – non ha previsto alcuna forma di indennizzo.
RIORGANIZZAZIONE
Il Dipartimento Affari Generali, in raccordo con gli altri Dipartimenti, sta predisponendo una circolare che fornirà nelle intenzioni del Dipartimento “istruzioni e supporto” per l’operatività quotidiana degli Uffici. Non ci saranno accelerazioni dal punto di vista logistico, nel senso che non ci saranno momentaneamente spostamenti di personale e ognuno resterà a lavorare dove si trova, ma l’unificazione sarà effettiva dal punto di vista operativo. A tal fine il Servizio I del DIAG ha predisposto un unico protocollo in sostituzione dei precedenti ed una nuova casella di posta elettronica istituzionale, ove necessario.
Nonostante queste rassicurazioni abbiamo chiesto quanto personale e quali funzioni dei Segretariati Regionali transiteranno alle Soprintendenze, e con quali modalità. Vogliamo scongiurare situazioni ibride in cui colleghe e colleghi siano costretti a dover lavorare in uffici “separati”, con due protocolli, mail etc; per questo abbiamo chiesto che si arrivi ad una effettiva integrazione del personale e delle funzioni.
A tal proposito abbiamo saputo che il Dipartimento Attività Culturali intende proporre lo spostamento del CEPELL dall’attuale ubicazione presso gli spazi di via Milano e che disconosce l’iniziativa unilaterale della Digital Library di appropriarsi di alcuni spazi sempre in via Milano.
Un’azione sinergica fortemente auspicata rispetto alla logistica è particolarmente importante perché la riforma ha previsto l’individuazione di sedi senza personale assegnato o contenitori fisici senza spazi adeguati (motivo per cui abbiamo ribadito la necessità di mantenere l’operatività di più sedi nei casi di SABAP sdoppiate).
MOBILITÀ IN DEROGA
Su questo tema abbiamo chiesto espressamente che la procedura preveda il coinvolgimento delle OOSS regionali e delle RSU per gestire situazioni prettamente locali, come del resto come già accaduto in passato, e i dirigenti del territorio nei casi di uffici soppressi, accorpati o spacchettati.
Si tratta di tutta evidenza di una fase delicatissima, da gestire con efficacia e attenzione, per il benessere dei funzionari e dei dirigenti sulle cui gambe deve viaggiare la riorganizzazione, oltre che nell’interesse precipuo dell’Amministrazione, se vuole che la riforma – su cui abbiamo già espresso le nostre perplessità – non porti a disagi e disfunzioni. Ovviamente noi ci aspettiamo che tale mobilità preveda – come ampiamente detto in occasioni passate – la deroga del vincolo triennale per i neoassunti, altrimenti da Istituti come i Segretariati regionali non uscirà nessuno fra quante e quanti sono entrati in ruolo con gli ultimi scorrimenti.
Una particolare attenzione abbiamo richiesto sulle regioni del cratere del sisma, che devono aggiornare i gruppi di lavoro delle UCCR, ad oggi diretti dai Segretariati regionali, che non esistono più. L’emergenza non aspetta i tempi sempre troppo lunghi del Ministero, un vuoto di responsabilità non è ammissibile! Al tempo stesso l’Amministrazione non può non prendere atto del necessario coinvolgimento e del ruolo delle Organizzazioni Sindacali, come ha tenuto a dichiarare lo stesso Ministro Giuli nell’incontro con FP CGIL e UIL PA, avvenuto lo scorso 28 luglio durante il presidio in via del Collegio Romano.
Pari attenzione va dedicata al personale ALES che opera negli Uffici, le cui competenze specifiche (si pensi agli appalti, alla contrattualistica e al contenzioso), sono indispensabili per la gestione delle funzioni ricoperte in una molteplicità di Istituti.
A seguito della ristrutturazione interna andrà rivisto l’accordo nazionale sul conferimento delle posizioni organizzative. Siamo del parere che la procedura di conferimento debba essere governata centralmente, per evitare atti unilaterali e le cosiddette “fughe in avanti”. Al momento le PO assegnate vanno in proroga, anche in considerazione dei potenziali spostamenti del personale; i datori di lavoro dovranno avere cura (mentre si lavora al nuovo Regolamento) di evitare duplicazioni di funzioni fra titolari di PO.
FP CGIL DIRIGENZA UIL PA MIC DIRIGENZA
A.Casile F. Trastulli