Agenzia delle Entrate – Facciamo chiarezza: FRD 2023, coworking, progressioni economiche, VA.L.E.

31 Luglio 2025

FRD 2023

Torna a farsi vivo lo spettro che, nel 2023, aveva quasi compromesso le progressioni economiche: l’intervento degli Organi di Controllo (FP) sulla mancata applicazione del sistema VA.L.E., che all’epoca era ancora in fase sperimentale. La mancata applicazione del VA.L.E. ai premi di produttività e alle progressioni economiche fu frutto di un preciso accordo tra l’Amministrazione e le lavoratrici e i lavoratori, un patto di equilibrio e responsabilità che la Dirigenza aveva già dimostrato di essere pronta a disattendere. Oggi, purtroppo, ne vediamo le conseguenze.

Mentre attendiamo la certificazione da parte degli Organi di Controllo sull’accordo FRD 2023, la FP CGIL ribadisce con fermezza il proprio giudizio negativo sull’impianto dell’accordo stesso.

Nonostante i proclami e gli spauracchi, il fondo continua a riproporre la medesima struttura degli anni precedenti, senza alcun reale adeguamento delle modalità di attribuzione delle sue componenti. Riteniamo urgente una revisione complessiva, a partire dalla griglia delle attività lavorative utilizzata per la produttività individuale, spesso inadeguata, come dimostrato anche nella procedura di passaggio tra le aree in deroga.

A ciò si aggiunge una modalità di assegnazione del compenso per le attività di assistenza e informazione profondamente squilibrata, che ancora una volta porterà all’attribuzione di compensi sproporzionati a danno di attività come la prima assistenza e il lavoro nell’Area Territorio, non adeguatamente valorizzate.

Le indennità legate al fondo di sede richiederebbero, a loro volta, una profonda revisione, sia nella logica sia nei valori economici.

COWORKING: L’AGENZIA MOSTRA LA SUA VERA IDEA

Sul tema del coworking, l’Agenzia ha scoperto le carte: il limite dei 350 km imposto dalla sede di servizio stravolge completamente il senso dell’istituto. Questo vincolo non solo contraddice lo spirito originario del coworking come misura di conciliazione vita-lavoro e alternativa alla mobilità, ma lo riduce di fatto all’ambito regionale o poco più.

Dopo aver sostenuto la necessità del coworking, oggi assistiamo a un clamoroso dietrofront da parte di chi lo ha sostenuto a gran voce fino a ieri.

Il pendolarismo forzato rimane un disagio gravoso e costoso per molti lavoratori. Un ricorso più esteso al lavoro agile rappresenterebbe una soluzione più sensata e moderna per chi si sposta dentro la regione o tra regioni limitrofe.

Ma con un limite così restrittivo, molti colleghi saranno costretti a una vita di sacrifici, biglietti del treno e aerei, scioperi e disservizi, mentre il coworking sarà precluso proprio a chi ne avrebbe più bisogno.

Un paradosso inaccettabile.

PROGRESSIONI ECONOMICHE: RISORSE DISPONIBILI, VOLONTÀ ASSENTE

Per quanto riguarda le progressioni economiche per il 2025, la FP CGIL ritiene che ci siano tutte le condizioni normative e contrattuali per una piena valorizzazione delle risorse disponibili. Il vero limite non è tecnico, ma politico e volontario: il tavolo negoziale, ristretto per l’esclusione delle organizzazioni sindacali che – come noi – non hanno sottoscritto un contratto a perdere, non sembra muoversi nella direzione di uno sviluppo economico diffuso per tutto il personale.

Non meno grave è il ritardo inspiegabile nella verifica dei titoli e nella pubblicazione della graduatoria per le progressioni economiche 2024.

L’Agenzia offre giustificazioni poco credibili, mentre i lavoratori restano nell’incertezza e il tempo passa senza risposte.

Quelle somme aiuterebbero colleghe e colleghi a fronteggiare la perdita di potere d’acquisto, ma a quanto pare non è una questione così urgente per il datore di lavoro.

SISTEMA VA.L.E. E FRD: UN’ALTRA MINACCIA ALLA PRODUTTIVITÀ

Infine, l’ipotesi di applicazione del sistema VA.L.E. al premio di produttività individuale del FRD ci lascia profondamente preoccupati.

Un sistema già fallito, figlio della riforma Brunetta e gestito da attori notoriamente inadeguati a garantire trasparenza, equità e coerenza nella valutazione del lavoro (negli anni si commettono sempre gli stessi errori).

Senza il contributo critico e propositivo della CGIL e delle altre OO.SS. non firmatarie del CCNL, ogni discussione sul tema rischia di trasformarsi in un esercizio sterile, molto rischioso per le colleghe e i colleghi.

C’è davvero motivo di essere preoccupati.

Siamo già oltre la metà dell’anno e ancora non si intravede una proposta concreta sull’applicazione del VA.L.E. al FRD 2025.

Anche questo silenzio è eloquente.

Per questo la FP Cgil ha già lanciato la consultazione nazionale sul sistema Va.L.E., per dare voce direttamente alle lavoratrici e i lavoratori del Fisco.

Chi non lo ha già fatto può partecipare compilando il questionario a questo link:

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScDkN9_n0R1u1yEqd2Xk9d0NDs22uG9CXEURT98eV7bcDKD8g/viewform

LA RAPPRESENTANZA SINDACALE CHE NON BASTA

L’attuale composizione del tavolo negoziale, dominata da sigle come Unsa, Cisl, FLP e Confintesa, ha dimostrato in più occasioni di non avere la forza

contrattuale necessaria per rispondere alle reali aspettative dei lavoratori dell’Agenzia delle Entrate.

Gli esiti degli accordi recenti – dal FRD 2023 al blocco di fatto sul coworking, fino al mancato slancio sulle progressioni economiche – sono la conferma che un tavolo privo della rappresentanza sindacale più critica e indipendente si traduce in intese deboli, conservatrici e spesso penalizzanti per il personale.

La FP CGIL continua a lavorare fuori da un tavolo negoziale che esclude chi non si è piegato alla logica del peggioramento delle condizioni contrattuali. Continueremo a dare voce ai lavoratori, pretendendo trasparenza, rispetto degli impegni e valorizzazione reale delle professionalità.

Chiediamo all’Agenzia di smettere con i giochi tattici e di iniziare a costruire risposte concrete per il personale che, ogni giorno, regge sulle proprie spalle il funzionamento dell’amministrazione.

FP CGIL

Il Coordinatore Nazionale Agenzia delle Entrate
Florindo Iervolino

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