Al Capo Dipartimento Amministrazione Generale
Dott. Paolo D’ANGELI
Al Direttore Generale Risorse umane e Organizzazione
Dott.ssa Marina GIUSEPPONE
Al Direttore del Servizio IV Dott. Oreste CIRILLO
Oggetto: Circolare DG RUO n. 101 del 6 agosto 2025 – contestazione e richiesta ritiro
Gentilissimi,
interveniamo in merito alla circolare di cui all’oggetto, che le scriventi Organizzazioni hanno lungamento sollecitato dopo la confusione generata dalla precedente circolare n. 34. Tutto ci aspettavamo, in verità, tranne che le disposizioni chiarificatrici si traducessero in una compressione dei diritti.
Come riportato al punto 1 della medesima circolare, «La partecipazione effettiva e il completamento con esito positivo dei percorsi formativi rilevano nella valutazione della performance individuale e costituiscono parametro significativo anche nella misurazione della performance organizzativa. Essendo l’attività formativa riconosciuta a pieno titolo come attività lavorativa, le indicazioni del proprio datore di lavoro sul tema valgono a tutti gli effetti come indicazioni sullo svolgimento delle proprie mansioni lavorative».
Tale disposizione mal si concilia con quanto previsto al punto 6, il quale stabilisce che il personale turnista che partecipi alle iniziative di formazione lungo l’orario del turno comandato non abbia diritto alla corresponsione dell’indennità.
Tale decisione sarebbe corroborata da specifico parere ARAN appositamente richiesto.
A prescindere dal fatto che i pareri ARAN non fanno giurisprudenza e non si devono intendere come vincolanti (per stessa ammissione di ARAN), in quanto soggetto co- firmatario di accordi quindi non neutrale né terzo, ciò che sorprende e sgomenta è la constatazione che così facendo si ottiene esattamente l’effetto opposto all’obiettivo della Direttiva Zangrillo.
È noto universalmente, infatti, che il personale turnista è penalizzato in primis rispetto alla scelta dei corsi, non potendo beneficiare del bouquet a disposizione della SNA, che esclude gli assistenti – cioè la maggior parte dei turnisti. È altresì noto che il personale turnista, soprattutto quello assegnato agli Istituti che sopportano un gravoso carico di lavoro relativo alla valorizzazione “a ciclo continuo”, abbiano ben poche possibilità di sfruttare il tempo privato; per motivi opposti, la stessa tipologia di personale attiva in Istituti poco attrattivi o visitati perderebbero, con queste clausole, la possibilità di implementare conoscenze e competenze qualora la formazione fosse messa in alternativa (come, di fatto, prevede la circolare de qua) al percepimento dell’indennità di turno.
La domanda sarà senz’altro retorica ma va posta: secondo codesta Amministrazione cosa preferirà fare un/a lavoratore/trice turnista, anche a fronte di un CCNL che non ha recuperato l’inflazione e dei costi maggiorati dei beni di consumo, frequenterà un corso o starà tutto il turno in sala? Con buona pace di Zangrillo, del valore pubblico e di tanti meravigliosi concetti teorici che riempiono le circolari ma danneggiano il personale, in tutto o in parte.
A tal proposito corre l’obbligo di intervenire sul punto 5 della predetta nota. Non ci risulta, infatti, che tutto il personale in condizioni di disabilità sia stato effettivamente messo nelle condizioni di partecipare alla formazione al pari dei normodotati. I dispositivi mobili in uso a lavoratrici e lavoratori non risultano pienamente compatibili con l’erogazione dei corsi su Syllabus, soprattutto per l’accesso ad alcune tipologie di materiali connessi ai corsi. La circolare de qua, mentre da un lato fornisce indubbiamente una serie di informazioni utili ed individua una serie di fattispecie delicate, dall’altro non dispone ai Direttori e ai Dirigenti di attuare comportamenti virtuosi in modo vincolante bensì consiglia solo di «valutare…valutare…valutare».
Tutto ciò premesso, condividendo con l’Amministrazione il ruolo fondamentale della formazione per l’accrescimento delle conoscenze e delle competenze di quante e quanti lavorano nel nostro Ministero, al fine di non rendere la Direttiva Zangrillo un mero atto di precetto, si chiede il ritiro immediato della circolare con contestuale tavolo di confronto con tutte le OO. SS. nazionali al fine di individuare le più idonee forme di inclusività senza penalizzazioni economiche.
In attesa di cortese, sollecito riscontro si porgono Distinti saluti
FP CGIL UIL PA
V.Giunta F. Trastulli