Dopo aver perso il primato nel comparto delle Funzioni Centrali alle ultime elezioni RSU, dopo aver svenduto i lavoratori avallando un CCNL che ha messo il pubblico impiego alla sbarra, la sedicente organizzazione dal bollino verde continua a dedicarci le sue attenzioni.
Anziché però rispondere sui fatti e sulle esigenze di chi opera in Istituto – e cioè sulla firma che in INPS ha letteralmente mandato in fumo oltre 2.500 differenziali, stabilendo principi discriminatori nella distribuzione degli incentivi al personale – povera d’argomenti la ragioneria sindacale si trincera in avventate ricostruzioni giornalistiche, peraltro già smentite dai fatti (in rete c’è una vasta letteratura a tal proposito).
Lo fa citando testate importanti, curiosamente di proprietà del gruppo Angelucci, parlamentare della Lega Nord distintosi per astensionismo in questa legislatura.
Per una realtà che si professa “apolitica” e che ha già sottoscritto, sotto il solleone, un integrativo talmente offensivo da non trovare alcuna sigla sindacale disposta a condividere la scelta, è comunque un notevole diversivo.
Che dire? In altri tempi avremmo parlato di un colpo di calore, ancorché editoriale, preoccupandoci dei potenziali effetti; ma siamo sicuri di aver offerto, con il salario perso nello scorso triennio, un posto al sole ben riparato. Tant’è.
Giuseppe Lombardo