INPS – Adeguamento del valore nominale dei buoni pasto per i dipendenti pubblici

09 Settembre 2025

Al Presidente Avv. Gabriele Fava

Alla Direttrice Generale

Dott.ssa Valeria Vittimberga

Al Direttore Centrale Risorse Umane

Dott. Giuseppe Conte

per il tramite del Dirigente Area Relazioni Sindacali

Dott. Salvatore Ponticelli

OGGETTO: Adeguamento del valore nominale dei buoni pasto per i dipendenti pubblici

Dal 2012 il valore nominale dei buoni pasto destinati ai dipendenti pubblici è fissato a 7,00 per singolo buono, indipendentemente dal formato utilizzato.

Tale importo, invariato da oltre un decennio, evidenzia un disallineamento rispetto all’attuale costo medio di un pasto, stimato a livello nazionale tra i 12 e i 13 euro.

L’assenza di un aggiornamento non solo grava sul potere d’acquisto dei lavoratori del pubblico impiego, ma rende necessaria un’integrazione quotidiana da parte del personale, con conseguenze significative sul bilancio familiare.

A ciò si aggiungono i frequenti cambi di fornitori, che comportano ulteriori disagi organizzativi e difficoltà nella fruizione del servizio.

Per questo insieme di ragioni, come abbiamo ribadito anche nel corso dei mesi scorsi, riteniamo che un adeguamento del valore dei buoni pasto alle condizioni di mercato rappresenti una misura non più procrastinabile.

Non si tratta di una richiesta isolata: le cronache di questi giorni hanno portato alla ribalta la questione, prospettando possibili interventi correttivi nell’ambito della prossima legge di bilancio.

Se tali indiscrezioni corrispondono a verità, è fondamentale intervenire per tempo.

Alla luce della rilevanza strategica che l’INPS riveste per il Paese, con i suoi circa 25.000 dipendenti, appare doveroso che l’Istituto assuma un ruolo attivo nella tutela della propria comunità lavorativa, sostenendo la necessità di un trattamento fiscale e retributivo più equo anche sul fronte dei benefit correlati al salario, per consentire ai dipendenti di fronteggiare l’impatto crescente del costo della vita.

Riteniamo fondamentale che i dipendenti della PA non vengano esclusi da eventuali misure correttive – magari utilizzando l’approccio punitivo adoperato nel recente passato, con una stagione di rinnovi contrattuali caratterizzata dal tentativo di fare cassa su chi opera al servizio dello Stato – e che venga quindi garantita una risposta concreta alle esigenze di chi lavora per la collettività.

Per questo chiediamo un vostro impegno, attivo e diretto, nella direzione indicata. Certi della Vostra attenzione, porgiamo cordiali saluti

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

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