Giustizia: Fp Cgil, domani sciopero lavoratori precari Pnrr

15 Settembre 2025
Presìdi in numerose città. A Roma in piazza Capranica dalle 10 alle 13
Domani, martedì 16 settembre la Funzione Pubblica Cgil ha promosso lo sciopero, per l’intera giornata, dei 12mila lavoratori precari della Giustizia: si tratta di operatori data entry, funzionari tecnici (tecnici di amministrazione, tecnici edili, tecnici contabili, tecnici IT), funzionari addetti all’ufficio per il processo che, a partire da febbraio 2022, sono stati assunti a tempo determinato grazie ai fondi del PNRR e che il 30 giugno 2026 vedranno scadere i propri contratti individuali.
La loro missione era smaltire gli arretrati accumulati negli anni; la digitalizzazione di tutti gli atti di giustizia; la messa a regime dell’ufficio per il processo istituito per legge nel 2012 e mai decollato.
L’arrivo di questi nuovi lavoratori ha portato ad una significativa riduzione dei tempi della giustizia, così come riconosciuto ormai da tutti, dai magistrati ai dirigenti di giustizia, dalla politica al governo. Ma il rischio di sprofondare definitivamente nel baratro dal primo luglio 2026 é una certezza se il governo, con la prossima legge di bilancio, non metterà a disposizione le risorse necessarie per la totale trasformazione di tutti i rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato.
Lo sciopero dei precari della giustizia non è solo necessario a riconoscere la legittima aspettativa di 12mila lavoratori che chiedono certezze per il proprio futuro: è fondamentale per ridare prospettive di un lavoro dignitoso e del riconoscimento del valore e delle professionalità anche dei lavoratori già di ruolo di tutto il ministero della giustizia, che attendono dal 2022 la definizione delle nuove famiglie professionali e di un contratto integrativo, che va finanziato con maggiori risorse oltre quelle già stanziate grazie al CCNL 2019/2021 delle funzioni centrali e che l’immobilismo dei vertici amministrativi e politici del ministero ancora non ha attivato.
Ad oggi ci sono risorse per soli 3mila posti e un impegno ad altri 3mila, con il rischio concreto di lasciare a casa 9mila lavoratori.
Sono previste manifestazioni e presìdi a Genova (dalle 9.30 presso la Prefettura, Largo Eros Lanfranco), Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria (dalle 9 alle 11 presso le Prefetture), Palermo (presso la Prefettura dalle ore 9.30), Ancona (Piazza del Plebiscito, dalle 10 alle 12), Bologna (Piazza Roosevelt dalle 10 alle 12), Potenza (piazza Prefettura dalle 9.30), Venezia (Piazzale Roma, Cittadella della Giustizia, dalle 10 alle 12), Torino (piazza Castello davanti alla Prefettura dalle ore 10), Perugia, (Piazza Italia, dalle 11 alle 13), Firenze (nuovo Palazzo di Giustizia, viale Guidoni, ingresso lato Cassa di risparmio dalle 10 alle 12), Trieste (di fronte alla prefettura, dalle 10.30 alle 12).
Il segretario nazionale Fp Cgil Florindo Oliverio interverrà al presìdio di Roma in piazza Capranica dalle 10 alle 13.
Sostegno alle rivendicazioni del personale della giustizia è stato espresso dall’Associazione Dirigenti Giustizia, dalla Giunta Esecutiva centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati, dall’Anm Distretto della Corte d’Appello di Bari, dall’Anm sezione di Lecce.
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