P.a.: Fp Cgil a Zangrillo, “dipendenti pubblici vanno valorizzati”

18 Settembre 2025
“E’ necessario che il ministro Zangrillo affronti concretamente i problemi irrisolti dei dipendenti pubblici. Un esempio su tutti: parla di valorizzazione quando gli incrementi delle retribuzioni da lui proposti per i contratti 2022-2024 sono pari ad un terzo dell’inflazione registrata nello stesso periodo: è il primo contratto che taglia le retribuzioni reali dei lavoratori pubblici. Un amarissimo record negativo”. Così Fp Cgil in replica alla risposta, nell’ambito del question time, del ministro Zangrillo ad un’interrogazione alla Camera presentata dai deputati Andrea Casu e Marco Sarracino (Pd).
“Le iniziative intraprese sul versante del reclutamento – prosegue Fp Cgil – sono assolutamente insufficienti se si considera che da qui al 2033 andranno in pensione in oltre 700.000 nelle amministrazioni pubbliche (escluse Istruzione e ricerca) e ne servirebbero altri 550.000 per potenziare i servizi e garantire degli standard di personale adeguati come gli altri Paesi UE. Gli stessi risultati positivi che il ministro vanta sono solo apparenti perché, oltre a non coprire in numeri assoluti i reali fabbisogni di personale, tra gli assunti vi sono lavoratori già presenti nelle amministrazioni passati dal 5% nel 2021 al 21% del 2023”.
“Nessuna soluzione, inoltre, per gli oltre 12.000 precari della giustizia e per tutte le altre precarie e precari della PA, avendo questo Governo fatto decadere la norma prevista dal dlgs 75/2017 che ne permetteva le stabilizzazioni e non avendole finanziate, né per quanti hanno già superato positivamente un concorso pubblico con la mancata proroga e il ripristino delle graduatorie già scadute in questi mesi. Sulla formazione dal ministro arrivano solo spot e l’obbligo di 40 ore sui lavoratori con amministrazioni che non garantiscono piani formativi per tutti. Infine, l’idea che la quota di meritevoli possa essere predeterminata e fissata nel principio della norma è esattamente l’opposto di cosa occorre per offrire servizi di qualità ai cittadini: servono assunzioni per prevenire il burnout, giusto salario e rispetto dell’orario”, conclude Funzione pubblica Cgil.
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