INPS – La Vigilanza e la regola di Fabri Fibra

30 Settembre 2025

E ci risiamo un’altra volta, e ancora e ancora”. Così iniziava, solo qualche anno fa, un brano di Fabri Fibra. Un incipit che in INPS sembra tornare di moda periodicamente, ogni volta che la struttura a macchia di leopardo dell’Istituto consente fughe in avanti a livello territoriale.

Accade così che in Piemonte, dove il personale ispettivo già sottodimensionato e ridotto ai minimi termini – continua a operare con straordinaria professionalità, giungano disposizioni dall’alto che lasciano interdetti. Indicazioni che, invece di valorizzare il lavoro complesso e collegiale degli ispettori, lo parcellizzano, riducendolo a una presunta misura individuale di performance.

Ora, che l’Amministrazione valuti in modo discutibile l’attività svolta non è certo una novità: le nostre critiche sono note. Così come non sorprende la volontà di esaltare il contributo individuale, trasformandolo in una logica binaria di “buoni e cattivi”, funzionale ad alimentare una narrazione tossica che ha finito, negli anni, per erodere la fiducia stessa nelle istituzioni.

Ciò che appare surreale, oggi, è che proprio in una regione dove gli obiettivi sono sempre stati raggiunti – spesso con congruo anticipo – l’attività ispettiva venga ridotta a una divisione pro quota dell’obiettivo regionale.

Una semplificazione che non tiene conto della complessità delle pratiche, della natura giuridica delle questioni affrontate, della collaborazione che caratterizza quotidianamente il lavoro degli ispettori.

L’Istituto, ancora una volta, sembra operare prescindendo dalla realtà e senza fornire un quadro unitario di riferimento, ignorando la specificità e l’impegno di chi lavora sul campo.

Perché? Per la solita tentazione di utilizzare le pagelline come una clava, uno strumento di pressione che, così esercitato, mina nel profondo la credibilità dell’Ente agli occhi di chi opera il suo interno.

Un’organizzazione non può reggersi sul principio che ognuno faccia di testa propria: senza regole chiare e condivise, senza un indirizzo comune, diventa semplicemente impossibile operare in modo efficace e costruttivo.

Gli ispettori già sono pochi: cerchiamo almeno di non offenderli…

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

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