È inutile cercare parole migliori di quelle scelte da Tomaso Montanari – Rettore dell’Università per Stranieri di Siena – per spiegare cosa sta accadendo nel mondo occidentale e in Palestina in questi giorni:
“Mentre seguiamo la Flotilla con il cuore gonfio di ansia, arriva dalla corte del Grande Gangster un ‘piano di pace per Gaza’.
È una proposta oscena: immaginate se qualcuno avesse trattato con Hitler, ma non con gli ebrei, proponendo la fine della Shoah in cambio di una cessione dei beni delle vittime, e di sovranità sulle loro vite. E con la minaccia di riaccendere i forni, se gli ebrei avessero rifiutato.
Non siamo molto distanti. Il primo coautore del genocidio, Trump, insieme all’autore pricipale Netanhyau, propongono di trasformare Gaza in un protettorato americano, governato da quel Tony Blair che si è conquistato sulla pelle degli iraqeni i galloni di criminale di guerra. E se le vittime – ritenute indegne perfino di partecipare alla genesi del piano, perché inferiori e subumane: oggetti, non soggetti – dovessero dire di no, che riprenda il «lavoro»: il genocidio, lo sterminio, la soluzione finale.”
Le ragioni per cui la CGIL ha indetto uno Sciopero Generale per la giornata di domani 3 ottobre 2025, devono essere ricercate nelle parole di Montanari, in senso più ampio, e in quelle del Segretario Generale della CGIL Maurizio Landini:
“L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema. Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali.”
La FPCGIL dell’ENAC sposa integralmente le ragioni dichiarate e ritiene fondamentale aderire a questo giorno di lotta perché, per quanto faticoso possa essere anche da un punto di vista economico, è doveroso fornire appoggio a chi ha messo a rischio la propria incolumità per opporsi al genocidio in corso.
Scioperiamo perché non valga mai il principio secondo cui la ragione è del più forte e per dire, a chiare lettere, al nostro Governo che l’inerzia dimostrata verso lo sterminio di migliaia di civili innocenti e bambini è colpevole senza se e senza ma.
Scioperiamo per ribadire che la criminalizzazione dell’iniziativa umanitaria dei coraggiosi volontari della Global Sumud Flotilla, nonché la totale assenza del dovuto supporto istituzionale, rende questo Governo indegno del suo compito istituzionale.
Il Coordinatore Nazionale FPCGIL ENAC
Ermanno Billi