Alla Direttrice generale
Al Direttore centrale Risorse Umane
Alla Direttore centrale Entrate
per il tramite del Dirigente Area Relazioni Sindacali
OGGETTO: ATTIVAZIONE DEL CAMBIO DI FAMIGLIA PROFESSIONALE PER IL PERSONALE DESTINATO ALLE ATTIVITÀ ISPETTIVE
Nell’ultima seduta del Consiglio di Amministrazione è stato deliberato il via libera al bando per il reclutamento del personale ispettivo (deliberazione n. 155/2025).
Si tratta, senza dubbio, di un passaggio di rilievo, che segna l’avvio di un percorso atteso e necessario per il rafforzamento della funzione di vigilanza dell’Istituto, ormai ridotta ai minimi termini come più volte rilevato dalla scrivente sigla.
Con ogni evidenza, la consistenza numerica delle risorse previste – 355 unità, nell’ambito di una più ampia procedura congiunta con l’INAIL – risulta essere insufficiente rispetto all’entità delle scoperture che affliggono i diversi territori. Un’insufficienza non addebitabile all’Amministrazione, ma che rischia di perpetuare una condizione di criticità strutturale che potrebbe compromettere, in potenza, la piena efficacia dell’azione ispettiva, viepiù considerando l’emorragia di pensionamenti previsti.
Alla luce di ciò, consapevoli delle difficoltà tecniche legate anche al passaggio tramite Formez, considerato lo sforzo concorsuale che l’INPS intende promuovere nell’ultimo trimestre dell’anno, riteniamo imprescindibile adottare misure coerenti con l’obiettivo di garantire la funzionalità dell’apparato ispettivo.
In tale direzione sollecitiamo, con la presente, l’Amministrazione a disporre l’immediata attivazione del cambio di famiglia professionale verso gli ispettivi, un’opzione a più riprese anticipata e che dovrebbe portare, da ultimo, all’arruolamento di circa 76 unità.
Una tale operazione consentirebbe di impiegare in modo razionale e strategico le professionalità interne, valorizzando competenze già consolidate e assicurando un più rapido ripristino della piena capacità operativa del settore.
Parimenti continuiamo a ritenere debba essere elemento fondamentale la valorizzazione, in quest’ottica, di chi – assunto originariamente come ispettivo – si trovò anni addietro a transitare tra gli amministrativi; nondimeno riteniamo vada previsto un percorso agevolato per quanti, in precedenti incarichi professionali, abbiano già svolto funzioni analoghe in altri enti pubblici (INL o INAIL).
L’attuazione di una simile strategia rappresenterebbe non soltanto una boccata di ossigeno per il personale impegnato quotidianamente sul campo, non soltanto un atto di efficienza amministrativa, ma anche un segnale di concreta attenzione verso una funzione istituzionale la cui importanza, per la credibilità stessa dell’Ente, non può essere disattesa.
Nell’attesa di un riscontro si porgono Cordiali saluti
Giuseppe Lombardo