P.a.: sindacati a Zangrillo, “numerose criticità su formazione personale”

16 Ottobre 2025
Chiesto incontro urgente a ministro
“La formazione dovrebbe svolgere un ruolo primario nell’implementazione delle strategie di cambiamento culturale ed organizzativo dell’Amministrazione pubblica creando le condizioni per la crescita professionale tramite l’accrescimento e l’aggiornamento costante delle conoscenze e delle competenze del personale. Numerose, però, sono le criticità che abbiamo registrato. Il rischio è che tale processo da occasione di valorizzazione e sviluppo professionale si trasformi in mero adempimento burocratico che ne svilisce profondamente il ruolo e la potenzialità, oltre a causare danni importanti, tanto dal punto di vista strettamente economico quanto al riconoscimento del valore dell’attività formativa. Le chiediamo quindi, con urgenza, un incontro in cui poter approfondire le criticità e determinare le corrispondenti iniziative”.
E’ quanto si legge in una lettera inviata dai Segretari generali di Fp Cgil Federico Bozzanca, Uil Fpl Rita Longobardi e Uil Pa, Sandro Colombi, al ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo.
“In particolare – scrivono i sindacalisti – segnaliamo, tra le altre cose, disservizi riguardanti l’accesso alla piattaforma Syllabus, la corretta registrazione dei corsi di formazione seguiti e le conseguenti verifiche finali e l’interoperabilità della piattaforma con le singole Amministrazioni; un’offerta formativa disponibile sulla piattaforma Syllabus carente rispetto alle specificità dei profili di ruolo di ciascuna Amministrazione; il mancato riconoscimento della formazione obbligatoria per alcuni profili di ruolo, soggetti a specifiche disposizioni di legge. E, ancora, l’emergere di comportamenti difformi, in diverse Amministrazioni, rispetto al diritto/dovere in capo al dipendente che l’attività formativa debba necessariamente essere svolta nell’ambito dell’orario di lavoro: ne conseguono indicazioni più o meno esplicite a svolgerla al di fuori dell’orario di servizio. Inoltre, l’obbligo, in alcune Amministrazioni, per il personale turnista di svolgere la formazione rinunciando al salario accessorio”.
“E’ poi necessario prestare particolare attenzione – si legge ancora in un passaggio della missiva – alla situazione dei piccoli Comuni, che spesso non garantiscono un’adeguata formazione al proprio personale. In tali contesti, la carenza di risorse economiche e organizzative rischia di compromettere l’efficacia complessiva delle iniziative di aggiornamento professionale”.
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