Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità
Alla Direzione Generale del personale e delle risorse
Dott.ssa Silvia Mei
Oggetto: criticità formazione obbligatoria circolare Zangrillo
La scrivente O.S., con la presente, intende porre all’attenzione di codesta Direzione Generale le problematiche segnalateci dai dipendenti degli Uffici del DGMC relativamente all’obbligo formativo previsto dalla circolare Zangrillo, già oggetto di una nota del 15.09.2025 al Ministero della Giustizia che qui si allega.
Nello specifico si evidenziano le principali criticità:
– Scelta dei corsi.
Si rappresenta che ad oggi l’offerta formativa è rappresentata prevalentemente dai corsi disponibili sulla piattaforma digitale Syllabus e da quelli della Scuola Nazionale dell’Amministrazione. I corsi SNA sono accessibili solo previa autorizzazione del dirigente e sono a numero chiuso, essendo così fruibili solo a pochissimi dipendenti.
E’, dunque, largamente prevalente la frequenza di percorsi formativi disponibili su Syllabus che, però, risultano essere piuttosto limitati nei contenuti e standardizzati.
– Mal funzionamento della piattaforma Syllabus:
La piattaforma Syllabus presenta numerose criticità riconducibili sia all’inadeguatezza della strumentazione informatica e della rete internet che a malfunzionamenti del sistema stesso. La fruizione risulta lenta e non è sempre disponibile. Il personale riferisce errori frequenti quali ad esempio: il superamento dei test non sempre consente il riconoscimento del livello superato o delle ore svolte; la pagina riepilogativa individuale del programma riporta incongruenze rispetto ai corsi completati e quelli da completare e non è possibile accedere al test finale per l’attestato e soprattutto ottenere l’accreditamento delle ore svolte.
Tutto ciò sta generando preoccupazione tra i lavoratori, che impiegano molte più ore delle 40 previste dalla Direttiva in argomento nello svolgimento della formazione.
– Difficoltà di utilizzo per alcuni lavoratori
Parte del personale assunto ex legge 68/99 o che presenta disabilità e alcuni dipendenti in possesso solo del titolo della licenza media inferiore lamentano importanti difficoltà nell’utilizzo in autonomia degli strumenti formativi disponibili.
Si chiede, dunque, a codesta Amministrazione di prevedere una proposta formativa più ampia e maggiormente rispondente a fabbisogni specifici relativi al profilo professionale, alle mansioni svolte e alle esigenze di aggiornamento. Si invita anche a voler provvedere al riconoscimento dei corsi già organizzati dallo stessa o dagli uffici territoriali sempre ai fini del raggiungimento dell’obiettivo formativo.
Si sollecita, inoltre, il Dipartimento a comunicare in tutti i posti di lavoro che il Ministero della Funzione Pubblica ha chiarito che, ai fini del raggiungimento delle 40 ore, concorre la formazione obbligatoria di tutti gli ordini professionali e i corsi di aggiornamento degli albi professionali, non solo quella prevista per i funzionari di servizio sociale.
In considerazione di quanto rappresentato, è necessario non far ricadere sui lavoratori le conseguenze di un sistema non adeguato e che rischia di rendere impossibile il raggiungimento dell’obiettivo previsto entro il 31.12.2025.
Si chiede, quindi, di svincolare – nelle more di un’implementazione dell’offerta e della risoluzione delle problematiche segnalate – la valutazione delle performance dei dipendenti dal raggiungimento dell’obiettivo formativo delle 40 ore.
Per la FP CGIL
la coordinatrice nazionale DGMC
Paola Fuselli