“Confermiamo il giudizio su un testo contrattuale che continua nella sequela di contratti imposti dal Governo che per la prima volta nella storia della contrattazione pubblica non recuperano il potere d’acquisto perso dalle lavoratrici e dai lavoratori pubblici nel triennio di riferimento. Anche il contratto dell’Area della dirigenza delle funzioni centrali 2022-2024 determinerà infatti un taglio netto di oltre il 10% delle retribuzioni dei dipendenti pubblici rispetto all’inflazione maturata nello stesso periodo”.
Così Florindo Oliverio, segretario nazionale Fp Cgil, commenta la sottoscrizione definitiva del contratto avvenuta senza la firma della Fp Cgil.
“All’esito della revisione degli organi di controllo – prosegue – saltano inoltre le norme proposte da Aran che pure avevamo giudicato sbagliate in relazione alla possibilità di prorogare temporaneamente gli incarichi per i dirigenti ad esclusivo uso e consumo dell’amministrazione: la toppa che era stata messa era peggio del buco. Abbiamo sempre sostenuto invece la necessità di tutelare realmente il diritto all’incarico anche prevedendo un meccanismo di salvaguardia delle retribuzioni dove le amministrazioni sono inadempienti. Confermiamo quindi le nostre valutazioni su un dettato contrattuale che non affronta in maniera adeguata i temi rimasti ancora sul tavolo: dall’esigibilità del diritto all’incarico per i dirigenti al superamento dei due livelli di professionalità per i professionisti, così come il tema dell’accesso allo smart working, dell’indennità di esclusività e dell’attività libero-professionale per i medici Inps, o ancora la priorità per l’assegnazione all’incarico dei dirigenti sanitari di seconda fascia per la direzione di strutture complesse”.
“Rivendichiamo in ogni caso che con la nostra azione al tavolo negoziale abbiamo portato a casa un aumento maggiore degli stipendi rispetto alla parte variabile e un aumento maggiorato degli stipendi dei professionisti di primo livello in continuità con il contratto precedente. Dopo l’accordo separato sul contratto del personale non dirigente si conferma la stessa modalità anche per dirigenti, medici e professionisti delle funzioni centrali: non c’è alcuna intenzione da parte del Governo di raggiungere un accordo che produca risultati positivi per il personale, c’è solo la richiesta di aderire ad una proposta unilaterale”, conclude Oliverio.